Politica

Renzi sbaraglia gli avversari, i commenti a caldo

Si è avuto oggi l'esito delle Primarie PD. Matteo Renzi, senza dubbio per alcuni, inaspettatamente per altri, ha trionfato politicamente nelle urne d'Italia. Il popolo del Partito democratico ha dato ancora una volta valenza e diritto di esistere al voto. Successo e ansia di rimodellare la 'vecchia politica', le due parole d'ordine per questa nuova stagione appena incominciata.

«Un risultato straordinario ed emozionante anche in termini di partecipazione». Lo afferma la senatrice Stefania Pezzopane, capolista per Matteo Renzi in provincia dell'Aquila, all'indomani del risultato delle primarie dell'8 dicembre.

«In provincia dell'Aquila raggiungiamo quasi il 62%, con delle punte d'eccellenza in zone dove la lista ha davvero sfondato, come Barisciano, Montereale, Scanno, Castel del Monte, Poggio Picenze, Celano, Paterno, Carsoli, Collelongo, Pratola Peligna, Sulmona e Castelvecchio Subequo, solo per citarne alcuni. Particolarmente significativo - osserva la Pezzopane - il risultato nella città dell'Aquila, dove nelle precedenti consultazioni per le convenzioni, in cui si erano espressi solo i tesserati del Pd, la lista Renzi si era attestata al 31%. Adesso raggiungiamo il 59%. Un risultato quindi ancora più eccezionale, per il quale ringrazio il gruppo di belle persone che ha lavorato. Gufi e sciacalli che annunciavano crolli di partecipazione, o cercavano di sviare le adesioni non hanno avuto la meglio. Gli elettori si sono dimostrati più maturi e hanno reagito con ancora più presenza e fiducia. Il messaggio è stato chiaro ed univoco: ha prevalso la voglia cambiamento di linea politica. Gli elettori hanno creduto nell'autenticità del messaggio di Renzi, che anche nel suo discorso da neo segretario ha sottolineato l'importanza di alcuni valori, la scuola, l'istruzione, il lavoro. Il mio primo obiettivo - annuncia infine la senatrice Stefania Pezzoapne - sarà portare Matteo Renzi in Abruzzo e a L'Aquila».

La deputata del Pd Vittoria D'Incecco, dal canto suo, a proposito del risultato delle primarie dell'8 dicembre, ha affermato: «La straordinaria vittoria di Matteo Renzi e la grande affluenza al voto testimoniano la voglia e la necessità di un cambiamento radicale. La grande partecipazione è la vittoria di tutto il Pd che ha saputo dare un'altra formidabile prova di democrazia e ha dimostrato di essere capace di dare speranza agli italiani. Chiusa la fase delle primarie è - conclude - ora è arrivato il momento di lavorare insieme, uniti e con lungimiranza. Il nostro segretario Renzi e tutti noi abbiamo una grande responsabilità: dare vita ad una stagione politica credibile e guidare la ripresa e la voglia di cambiamento del nostro Paese».

Sul grande successo di Renzi si è espresso anche Pierpaolo Petrucci, il quale così, a caldo, a commentato la vittoria: «La schiacciante vittoria di Matteo Renzi alle primarie consegna alla storia del Paese due dati inconfutabili. Il primo è la voglia di esserci del popolo della sinistra, in tempi di proteste e di antipolitica. È un'attestazione di fiducia, data però non più a scatola chiusa, ma nel nome del cambiamento e con questo ineludibile imperativo, per la nuova classe dirigente del Pd. Il secondo fattore emergente è rappresentato proprio dalla constatazione che i consensi ottenuti dalle mozioni Renzi e Civati indicano come quattro quinti del partito vogliano mandare a casa la vecchia nomenclatura e sostituirla con una una nuova dirigenza. A questo punto non ci sono più alibi, non c'è più tempo da perdere. Da chi ha vinto ci si aspetta un'inversione di rotta, subito. Così come ci si aspetta, da subito, un pungolo al Governo per fare, prima dell'appuntamento con le Europee, le riforme principali, a cominciare da quella del sistema elettorale, e per tagliare i costi della politica».

«Il risultato di Renzi - conclude - è stato eccezionale nell'Aquilano e in particolar modo nell'Alta Valle dell'Aterno, nei seggi delle zone di Barisciano e Scanno, dove Matteo Renzi ha superato l'ottanta per cento dei consensi. Ora i giovani che hanno portato avanti, nei circoli, l'istanza di rinnovamento devono avere il coraggio di mettersi in gioco. Il Pd dovrà scegliere se mettersi in sintonia con l'elettorato, intercettandone la volontà e le aspettative, e divenendo una forza politica giovane, oppure restare una realtà gerontofila e vecchia alla nascita».