Cronaca

Omofobia a Pescara: querela per lesioni, ingiuria e stalking

La Polizia è al lavoro sulla vicenda della presunta aggressione a sfondo omofobo da parte di un minore che, sabato mattina, nel cortile di una scuola di Pescara, avrebbe malmenato ed insultato un 18enne.

Dopo la presentazione della querela di parte del legale della vittima, gli uomini della divisione Anticrimine della Questura sono impegnati a raccogliere tutti gli elementi utili per ricostruire l'accaduto.

Ieri l'avvocato della vittima, Andrea Cerrone, ha presentato in Questura una querela per lesioni personali volontarie, ingiuria e stalking, il tutto aggravato dai motivi abietti e futili e dall'aver ostacolato la privata difesa.

Vittima ed aggressore si erano incontrati sabato mattina nel cortile della scuola dopo il suono della campanella e prima dell'ingresso in aula. Il minore, che non frequenterebbe più la scuola in questione, secondo quanto riferito dall'associazione avrebbe raggiunto il 18enne alle spalle e lo avrebbe aggredito con pugni al volto e alla testa, insultandolo con affermazioni omofobe.

Il referto del pronto soccorso parla di «ecchimosi sullo zigomo destro ed ematoma sul cuoio capelluto». Il reato di [i]stalking[/i] sarebbe motivato dal fatto che il 18enne nell'ultimo periodo, in seguito a minacce precedenti attraverso i social network, avrebbe dovuto modificare le sue abitudini di vita, «vivendo per un mese nel terrore».

Nella querela il legale cita, tra l'altro, la presenza di telecamere di sorveglianza nella scuola; elementi su cui lavoreranno gli investigatori. Anche il dirigente scolastico ha informato le forze dell'ordine dell'accaduto. L'aggressore, intanto, è stato condannato dalla rete e dai suoi coetanei, con dozzine di commenti ad un post apparso sulla sua bacheca Facebook e poi rimosso. Ferma condanna anche da parte del Collettivo studentesco Pescara: «Cose del genere non devono più accadere nelle scuole», scrive il gruppo. «È necessario rompere la barriera dell'indifferenza e aprire immediatamente un dibattito. Un mondo differente non può essere costruito da persone indifferenti».