
di Valter Marcone
Non entra nella stanza
quell’alto mare e quel cielo
stellato. Sole s’ammucchiano
le cose della vita e le mappe
di viaggi incompiuti.
Aspetta un tempo nuovo
per dormire un altro sogno
per riaprire quelle porte interne
che stiamo tenendo chiuse.
Oltre il confine del tempo
e sa di pianto con i colori
che s’affrettano a svanire
la vocale andante
d’una orchestra che suona
stasera il “Maria assolvesti“.
Con un rimbombo nell’anima
che par che dica pace.
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