
La neve continua a cadere sul capoluogo abruzzese e il Comune dell’Aquila, mentre cerca di tamponare l’emergenza, se la prende con l’amministrazione provinciale. Le invettive, in particolare, arrivano dal Primo cittadino Massimo Cialente e dall’assessore comunale alle Opere pubbliche Alfredo Moroni.
Cialente si è espresso sul social network Facebook, sottolineando che «il problema è che la Provincia non è uscita con i mezzi». «La cosa che mi infastidisce – ha aggiunto Cialente – è che i cittadini, non conoscendo la differenza tra strada provinciale e comunale, se la prendono con il Comune, chiamando in continuazione». «Il problema è serio – ha evidenziato il Primo cittadino – Ho chiesto l’intervento dell’esercito, ma il Prefetto insisterà con la Provincia. Noi stiamo cercando di tenere pulite le strade nostre, ma è chiaro che un sistema di arterie è come il corpo umano. Se si blocca una vena, si blocca il sangue a monte».
Anche Moroni accusa la Provincia in merito al piano neve e parla di «danni incommensurabili» alla viabilità.
«I nostri mezzi – spiega Moroni – stanno lavorando da questa mattina alle 4. In particolare, gli interventi hanno interessato le zone più esposte e i percorsi di accessibilità alle scuole e ai servizi primari. Alle 8, ora di punta, quando si è intensificata la precipitazione nevosa, molti dei mezzi sono rimasti bloccati nel traffico locale e ancora sono in difficoltà perché impossibilitati a lavorare. In considerazione del fatto che la previsione va in peggioramento, è stata predisposta comunque la sospensione dell’attività didattica per domani su tutto il territorio comunale».
«In ogni caso – aggiunge l’assessore – ancora oggi molte difficoltà sono legate anche ad autovetture non equipaggiate: ne basta una di traverso e il traffico, già rallentato, va in tilt».
«E’ chiaro – sottolinea Moroni – che se le strade provinciali, vale a dire quelle di avvicinamento alla città, fossero state pulite, questa mattina i nostri mezzi non si sarebbero trovati in difficoltà, anzi quasi impossibilitati a lavorare. Un conto è accedere su strade sgombre un conto è trovarsi tra le macchine. Il servizio dei nostri mezzi è, infatti, di integrazione a quello che dovrebbero svolgere i mezzi provinciali e l’Anas. Non possiamo, purtroppo, sostituirci a chi non sta lavorando».
«Ci risulta, inoltre – conclude l’assessore – che molti sindaci del nostro territorio provinciale si trovano in grande difficoltà, proprio a causa della latitanza della Provincia e riteniamo che, trattandosi di un servizio obbligatorio che non può essere interrotto, sarebbe opportuno anche interessare la Prefettura sulle condizioni di grave disagio che si stanno registrando ovunque».