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E’ di oltre 50 morti e decine di feriti il bilancio ancora provvisorio della sciagura alla periferia di Riga, capitale della Lettonia, dove giovedì è crollato il tetto del centro commerciale Maxima, costruito meno di due anni fa. In cima all’edificio veniva costruito un giardino d’inverno e quello potrebbe essere stato la causa del disastro, il peggiore dell’epoca post-sovietica nella repubblica baltica.
Fra le vittime ci sono anche tre membri delle squadre di soccorso, che erano accorsi sul posto ma sono stati travolti da un secondo crollo. «Crollava tutto: i muri, il tetto, ogni cosa», ha raccontato un superstite. Si teme che sotto alle macerie restino ancora altre persone, alcune intrappolate proprio dal secondo crollo. I soccorritori lavorano attraverso un cratere nel tetto, scavando tra le macerie con le mani e con l’aiuto di cinque grandi gru. «Ma è una situazione molto pericolosa», ha confermato il capo dei pompieri, OsKars Abolins.
La polizia ha utilizzato anche le immagini delle video camere di sorveglianze nel supermercato, immagini registrate prima del crollo, per cercare di individuare dove possano trovarsi la persone. Intanto, cercando di capire se sia stato il giardino pensile la causa del disastro, la polizia ha visionato una foto pubblicata da un quotidiano locale che mostra una veduta aerea del tetto prima del crollo: è ricoperto da terreno, con arbusti di ogni tipo e giochi per bambini.