
«La notizia della esclusione della Città dell’Aquila dalla corsa per il titolo di Capitale Europea della Cultura per l’anno 2019 ci dispiace anche perché avevamo tifato per il “bis” dopo il successo per l’Adunata Nazionale Alpini a L’Aquila nel 2015». Questo l’amaro commento del comitato per l’organizzazione dell’88esima adunata nazionale alpini aquilano.
«Conosciamo bene quanto sia duro vedersi esclusi, come è avvenuto per noi lo scorso anno; per questo ci sentiamo vicini, prima di tutto, a quanti si sono impegnati per la preparazione del progetto AQ19, per la competenza e la passione messe a sostegno della candidatura. Speriamo che le motivazioni della esclusione non siano quelle lette e che l’immagine di “ una città debole e senza futuro” non sia dipesa dalle polemiche sui progetti C.A.S.E. e dell’immagine che purtroppo “passa” ogni giorno sui media alimentata anche, ad arte, da qualche concittadino che antepone “l’esibizione” e l’ambizione personali agli interessi della Città».
«L’esclusione della Città dalla corsa europea ci porta ad esprimere, con più forza di quanto abbiamo già fatto, un vivo ringraziamento all’Associazione Nazionale Alpini, al Presidente nazionale ed al Consiglio Direttivo Nazionale, che hanno “creduto” e dato fiducia al nostro progetto, ma soprattutto alle capacità organizzative, ricettive e di ospitalità dell’Aquila e del territorio pur fortemente colpito dal sisma. Seriamo che ora l’impegno di tutti si concentri su L’Aquila 2015 e che molti dei progetti e programmi previsti per AQ19 possano essere rimodulati ed inseriti in un grande “cartellone” che da oggi al 15-16-17 maggio 2015 veda L’Aquila ed il territorio protagonisti. Per quanto riguarda l’esperienza di AQ19 siamo certo che il modello “progettuale”, alla base della candidatura, e la capacità di fare squadra dimostrata, possano, al di là del risultato, possano costituire un riferimento per ogni altra sfida alla quale la Città sarà chiamata, a cominciare dalla “ricostruzione”».
«Mai più divisi come troppo spesso è avvenuto in questi ultimi anni, ma coesi su obiettivi comuni, nell’esclusivo interesse della Città e del territorio, a cominciare da un obiettivo che veda ribadito il ruolo della città dell’Aquila capoluogo d’Abruzzo».