Legge Stabilità, «Non c’è nulla per lavoratori»

17 ottobre 2013 | 17:45
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Legge Stabilità, «Non c’è nulla per lavoratori»

«Questo governo ha fatto una legge di stabilità che toglie solamente ai cittadini italiani, toglie al ceto basso italiano, non c’è nulla a favore dei lavoratori, ma assolutamente nulla». Lo ha detto all’Aquila il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella a margine di una conferenza regionale organizzata dal sindacato, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento sulla legge di stabilità.

«Anche il famoso cuneo fiscale – ha aggiunto Centrella – – che dovrebbe portare i 100-120 euro nelle tasche dei lavoratori così come ce lo vogliono dare, frazionato in 13 mensilità, porterà 10, 12 euro al mese, e che cosa sono? Con i consumi neanche te ne accorgi. E’ un governo che non ha avuto il coraggio di fare, questa volta, ma ha avuto il coraggio invece di togliere. Ha messo una tassa, che si chiama Trise, ma che io chiamo Triste, che non ha fatto nient’altro che riportarci dentro l’Imu e tante altre cose. Ma al contrario dell’Imu la nuova tassa la pagheranno anche coloro che non hanno neppure una casa, quando si poteva tranquillamente togliere l’Imu sulla prima casa di civile abitazione, lasciarla sulle prime case di lusso, raddoppiarla sulle seconde e triplicarla sulle terze».

Secondo Centrella si «continua a far pagare sempre, è una presa in giro. La legge di stabilità, al contrario di quello che dicono – ha detto infine il segretario Ugl – non pone al centro il lavoro ma è una legge che mette a posto i loro bilanci con l’Europa ma penalizza sempre di più la nazione».

Costi politica: Centrella (Ugl), «Benvengano le donazioni» – «Sul finanziamento ai partiti io ho una mia idea. Noi avevamo un sistema quello della “prima” Repubblica che c’erano le tangenti, abbiamo fatto un altro sistema che ha dimostrato di non funzionare, quindi i partiti o li mettiamo nella condizione di autoalimentarsi oppure avremmo sempre problemi». Lo ha detto all’Aquila, il segretario nazionale dell’Ugl, Giovanni Centrella. Il sindacalista ha risposto in questo modo a chi tra i giornalisti chiedevano un proprio commento sul finanziamento privato ai partiti.

«Benvengano dunque le donazioni – ha aggiunto Centrella – benvengano la detassazione di chi dà i soldi ai partiti, ma se pensiamo di togliere i soldi ai partiti, se pensiamo di continuare a dire che non dobbiamo finanziare la politica, poi la politica troverà il modo di come autofinanziarsi».