San Pietro della Jenca, svelato l’arcano
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di Antonella Calcagni
La dirigente Chiara Santoro aveva risposto già il giorno stesso al sindaco Massimo Cialente circa lo stato dell’arte di bagni e parcheggi al santuario di San Pietro della Jenca, subito dopo aver ricevuto la letteraccia del primo cittadino.
Il progetto definitivo delle opere è stato trasmesso il 14 gennaio scorso al settore Ambiente per la variante al Piano regolatore generale (Prg), il problema adesso, dunque, è definire l’iter per sgravare l’area dall’Uso civico. Anche il Parco, poi, dovrà esprimersi sul progetto.
Insomma, la pratica si è arenata al settore ambiente che deve definire al più presto la procedura di mutuazione da uso civico. Ergo, Di Stefano e Moroni sono innocenti. L’arcano è svelato, quindi, ma resta l’amaro in bocca: mentre l’assessore Moroni tace per quieto vivere, l’assessore alle Opere pubbliche, Piero di Stefano utilizza l’arma dell’ironia per una pacata replica al sindaco: «mai la mia coscienza di uomo del nostro partito, un partito con due anime diverse ma che negli anni si sono compenetrate e arricchite, potrebbe sopportare il rinvio della santificazione del beato Wojtyla».
La lettera di Cialente lascia 'attonito' l’assessore, soprattutto alla luce della pronta replica della dirigente Santoro. «Posso dunque asserire – continua ironico – che la situazione che ti angustia in queste ore stia procedendo nella giusta direzione, quella di rimettere al centro l’operato degli uffici e che consentirà al Papa di essere proclamato Santo».