Politica

Regione, personale Giunta in stato di agitazione

Stato di agitazione del personale della Giunta regionale dell'Abruzzo, per le «problematiche organizzative, funzionali e contrattuali che, nonostante la richiesta di un intervento immediato, non sono state né affrontate né risolte». A proclamarlo sono i sindacati Cgil-Fp, Cisl-Fp, Uil-Fp, Ugl e Csa che ieri hanno inoltrato la comunicazione al Prefetto dell'Aquila e richiesto l'attivazione della procedura di conciliazione.

Il prefetto ora convocherà sindacati e Regione. Presumibilmente l'incontro dovrebbe svolgersi martedì prossimo. Se non dovessero arrivare risposte positive, le organizzazioni sindacali si dicono pronte a nuove forme di protesta per la tutela dei diritti dei circa 1.500 lavoratori e per garantire un'«efficace tutela dell'interesse pubblico ed un efficiente funzionamento della macchina regionale».

Al centro delle polemiche, spiega il segretario della Cgil-Fp, Carmine Ranieri, vi sono «inadempienze dell'amministrazione, quali la mancata riorganizzazione delle strutture amministrative della Regione in seguito alla soppressione degli enti strumentali, il taglio dei fondi per la formazione del personale e la mancata costituzione del fondo per il salario accessorio del personale per l'anno 2013, con una politica discriminatoria nei confronti del personale delle categorie più basse».