
Al via il secondo appuntamento con Gam2013: la rassegna promossa dal Circolo Giovani Amici della Musica della Società Aquilana dei Concerti ‘B. Barattelli’ ha l’aspetto di un vero e proprio spettacolo ispirato allo swing con musica, danza, voci recitanti, cabaret. Si svolgerà giovedì 10 ottobre presso l’Auditorium del Parco con inizio alle ore 21,30.
Tanti sono i protagonisti: la [i]band Crazy Stompin’Club[/i] formata da Giorgio Cuscito (sax tenore), Antonio Marinelli (sax baritono), Mattia Marrone (pianoforte), Angelo Bernardi (contrabbasso) e Davide Russo (batteria); il gruppo vocale formato da Rita Sebastiani, Valeria Federici, Veronica Aio, Elena De Simone, Elisa Muzi, Gionni Protone e il Gruppo di Ballo ‘[i]Swing[/i] 99’.
Tutto l’arrangiamento e la direzione musicale è affidata al talento di Giorgio Cuscito, musicista eclettico, compositore, tra i massimi esponenti italiani del [i]jazz[/i]: ha militato nell’orchestra di Paolo Damiani e ha suonato con tantissimi grandi fra i quali Peter Van Wood, Pino Massara, Fred Bongusto, Gigi Proietti, Bruno Lauzi, Greg & The Blues Willies. Fa parte degli [i]’Swingmaniacs'[/i] di Renzo Arbore. Nel 2010 ha vinto il [i]’Jazzit Award'[/i] come miglior vibrafonista italiano. La regia dello spettacolo è firmata da Luca Serani e Matteo Di Genova (Associazione Culturale ‘Ricordo’); quest’ultimo ha curato anche i testi insieme a Giuseppe Tomei.
[i]’It don’t mean a thing, if it ain’t got that swing'[/i], è il titolo dello spettacolo ripreso dall’omonimo brano di Irving Mills, Duke Ellington, ‘Non significa nulla, se non ci metti quello [i]swing[/i]’. Un vero standard del [i]jazz[/i] mondiale interpretato nella storia anche dallo stesso Ellington insieme a Louis Armstrong. Dalla storia di questa canzone nasce lo spettacolo: un musicista si trasferisce a New York, inseguendo il sogno di suonare il jazz al [i]Cotton Club[/i]. Attraverso l’incontro con il barista, i ballerini ed i musicisti imparerà non solo la storia del [i]jazz[/i] ma anche quella dello stesso Cotton Club e soprattutto la magia della danza e della musica[i] swing[/i].
Tutto lo spettacolo si snoda attraverso le quattordici canzoni d’epoca suonate dal neonato [i]Crazy Stompin’ Club[/i] e le coreografie in stile [i]Charleston e Swing[/i], a cura del Gruppo ‘Swing 99’ (compagnia amatoriale di balli e cultura vintage), alternate al Lindy Hop improvvisato.
«Lo [i]swing[/i], questo sconosciuto – così presenta lo spettacolo Giorgio Cuscito – non ha, a tutt’oggi, una definizione ben precisa. Non si sa, non la si è mai saputa. Come del jazz, del resto. Credo di poter dire che lo [i]swing[/i] è questo: [i]relax[/i] efficace. Come nel jazz, ci si ascolta e ci si sostiene a vicenda e a turno. In questo senso vanno viste le istanze del nuovo movimento [i]swing[/i] italiano e internazionale, fatto di musicisti ma soprattutto di ballerini, di persone che lavorano e che vivono».