Politica

Saggi in Abruzzo, accoglienza a suon di fischi

Una manifestazione con fischietti e striscioni ha accolto l'arrivo dei 35 saggi del governo Letta che all'hotel Villa Maria di Francavilla al Mare (Chieti) si riuniscono da oggi fino a martedì per le conclusioni sulle riforme.

I saggi sono arrivati alla spicciolata, mentre una navetta dalla stazione di Pescara ha accolto chi ha raggiunto l'Abruzzo per proprio conto. All'arrivo della navetta i manifestanti di Movimento 5 stelle, Associazione nazionale partigiani italiani Pescara, Prc e Abruzzo social forum hanno accerchiato il mezzo dando fiato ai fischietti. Sugli striscioni la scritta '[i]Giù le mani dalla Costituzione[/i]'. Accanto al manifesto, il benvenuto della città di Francavilla al Mare.

La decisione della tre giorni nell'hotel abruzzese, quattro stelle superior con spa attrezzata, ha suscitato polemiche nei giorni scorsi alle quali ha risposto il ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello, sottolineando che i tre mesi di lavoro, a titolo gratuito, della commissione dei saggi costeranno allo Stato un terzo di quanto preventivato.

«Si cerca di sminuire il peso delle riforme, come se questo tema fosse un trastullo per 35 persone che vogliono farsi una vacanza di due giorni - ha commentato il ministro - Veramente si pensa che questo tema non sia legato alla crisi economica? O al fatto che nella seconda repubblica i governi durino 18 mesi?». «C'è bisogno di due giorni di lavoro intenso e quindi c'è bisogno di pernottare. Il testo è già in gran parte steso, lavoreremo 48 ore per chiudere con un mese di anticipo», ha aggiunto il ministro.

Quagliariello ha commentato la protesta a Francavilla, sottolineando che «quella del Movimento 5 stelle è una posizione conservatrice, e lo dico tra virgolette, che ha una sua legittimità e che va rispettata così come vanno rispettate questa protesta e tutte le forme pacifiche di protesta».

Tra i manifestanti anche il deputato abruzzese del Movimento 5 Stelle, Gianluca Vacca. «Per modificare la Costituzione stanno violando e aggirando quello che dice la stessa Costituzione - ha affermato Vacca - Le riforme di cui parla questa maggioranza sono le riforme scritte nel programma della P2». «E' in atto - ha aggiunto - un tentativo di esautorare sempre di più il Parlamento e renderlo molto più inoffensivo e lento, per poi arrivare ad una forma istituzionale in cui il governo abbia potere preponderante. Bisogna fermare questa deriva e migliorare il Parlamento con tutte le forze politiche, riportando la questione all'interno di ciò che dice la Costituzione».

«La disponibilità a modificare l'articolo 138 era stata espressa anche dal presidente Scalfaro - ha spiegato il ministro Quagliariello - non mi sembra ci siano dubbi sul fatto che Scalfaro sia stato un grande custode della Costituzione». «Questa modifica - ha aggiunto il ministro - garantisce che anche se l'eventuale riforma avrà maggioranza dei due terzi si potrà agire non solo con un referendum, ma con diversi referendum per dare ai cittadini la possibilità di esprimersi su ogni modifica particolare».

Sulla riforma della legge elettorale, Quagliariello ha aggiunto: «Ci occuperemo della legge elettorale da coordinare con la riforma, non quella che deve essere modificata ora, perché quella è staccata dalla procedura di modifica e quindi su quella interverrà io spero il Parlamento prima della Corte costituzionale».