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«Chiodi si inginocchia davanti alla Snam»

La Regione Abruzzo ha deciso di non costituirsi davanti alla Corte Costituzionale nel giudizio di costituzionalità della legge regionale 14/2013 sul metanodotto. In particolare Gianni Chiodi e l'assessore all'energia Mauro Di Dalmazio hanno detto di aver «esaminato con attenzione il parere dell'Avvocatura regionale e delle strutture competenti e allo stato non esistono margini sufficienti per intervenire davanti la Consulta. Anche secondo l'Avvocatura regionale infatti, le tesi proposte dal Governo in sede di impugnativa davanti la Corte costituzionale potrebbero trovare facile adesione da parte dei giudici costituzionali».

Immediata reazione dei Comitati Cittadini per l'ambiente di Sulmona, che accusano: «Chiodi si inginocchia davanti alla Snam e sferra un altro micidiale colpo al territorio». «Una decisione di inaudita gravità - spiega il portavoce Mario Pizzola - perchè secondo il Governo nazionale e secondo lo stesso Chiodi e la sua Giunta, per poter realizzare centrali di compressione sarebbe contro la Costituzione prescrivere studi dettagliati sulla sismicità del territorio. Sostenere una tesi del genere è semplicemente folle, soprattutto dopo il disastroso terremoto del 6 aprile 2009 e dopo la condanna della Commissione Grandi Rischi proprio per aver sottovalutato il rischio sismico». «E' incredibile - concludono i comitati cittadini - il Governo ritiene incostituzionale una norma che è contenuta in un suo decreto e il presidente Chiodi, che quella norma ha votato, anziché difenderla dà ragione al Governo. Non ci arrendiamo e continueremo ancora più forte la nostra battaglia».