Classi pollaio, 29 alunni in aula

31 agosto 2013 | 23:04
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Classi pollaio, 29 alunni in aula

di Antonella Calcagni

Sembra un paradosso in una città che soffre l’esodo della popolazione studentesca, eppure in alcune scuole cittadine è emergenza classi-sardine.

Il caso più eclatante segnalato con preoccupazione da qualche genitore riguarda classi numerose della scuola media Carducci, ospitata in un musp dal post sisma in cui c’è una prima classe di ben 29 alunni. Ciò in barba alla normativa vigente che stabilisce in 25 il numero massimo degli alunni per classe a partire dalla scuola dell’infanzia fino alle medie, mentre per le secondarie superiori è prevista qualche deroga.

La legge è inoltre molto chiara anche sul rapporto alunni per superficie delle aule occupate che deve essere di 1,80 metri quadrati per le scuole dell’obbligo, per salire a 1,96 metri quadrati alle superiori. Insomma un’aula che ospita 25 studenti dovrebbe essere ampia 45 metri quadrati.
Dunque chi è senza peccato scagli la prima pietra.

C’è da chiedersi quanti siano in città i musp e gli edifici scolastici in regola. La classe pollaio della Carducci preoccupa i genitori visto che i propri figli sono già costretti a stare in una struttura temporanea. Da domani, la patata bollente passerà al nuovo dirigente scolastico Giuliano Tomassi alla luce della fusione sotto unica dirigenza di Dante Alighieri e Carducci.

«Il problema, per quanto ho appreso – spiega il preside Tomassi – è che il ministero per l’Istruzione non ha accordato la formazione di una quinta prima classe, né in organico di diritto né in quello di fatto». Il dirigente ha lasciato intendere che nessuno degli alunni e delle relative famiglie ha accettato in via preventiva un trasferimento in un’altra sezione o peggio in un’altra scuola. «Tuttavia – puntualizza ora il preside – se la situazione diventerà insostenibile mi vedrò costretto a spostare gli alunni in sovrannumero a estrazione nella scuola Dante Alighieri».

In effetti a far rispettare le regole nel caso delle classi pollaio deve essere il sindaco Massimo Cialente in qualità di massima autorità sulla pubblica sicurezza. Nel caso del Musp della Carducci anche la Protezione civile potrebbe avere voce in capitolo.