Attualità

Per le mamme lavoratrici arriva il voucher Inps

di Gioia Chiostri

In virtù della Legge 28 giugno 2012 numero 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”, la madre lavoratrice ha il diritto alla corresponsione di voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting. La legge appena citata, "si pone come obiettivo principale di sostenere l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro e il sostegno alla genitorialità, attraverso l’introduzione di misure orientate a migliorare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e la condivisione dei compiti di cura dei figli", così si legge in una pubblica circolare dell’Inps.

Si mette in atto, cioè, un ausilio economico da poter richiedere al termine del congedo di maternità (e in alternativa al congedo parentale): le mamma lavoratrici avranno la possibilità di essere beneficiarie del così detto voucher per pagare la babysitter o l’asilo nido, da utilizzare negli undici mesi successivi al congedo obbligatorio, per un massimo di 6 mesi. L’importo del contributo è di 300 euro al mese. Questo è, in linea di massima, il bonus bebè.

Può essere richiesto anche se la mamma lavoratrice ha già usufruito in parte del congedo parentale. Possono presentare domanda, inoltre, le madri adottive o affidatarie, sia lavoratrici dipendenti, sia iscritte alla gestione separata, per i bambini già nati (o entrati in famiglia o in Italia) o quelli la cui data presunta del parto è fissata entro i quattro mesi successivi alla scadenza del bando per la presentazione della domanda.

Le lavoratrici part-time potranno fruire del contributo in ragione della ridotta entità della prestazione lavorativa. Le domande potevano essere spedite già dal 1 luglio 2013. Termine ultimo è stato il 10 luglio.