Cronaca

Fisco, scoperte imprese fantasma

La guardia di finanza ha sequestrato beni mobili e immobili per un totale di circa 324 mila euro di proprietà di un imprenditore abruzzese, di 53 anni, indagato per aver truffato l'Inps dal 2009 al 2012: avrebbe infatti creato imprese fantasma a Lagonegro e Melfi (Potenza), da qui l'operazione denominata "Abruzzo-Basilicata Ghost to Ghost", per compensare i debiti con il fisco accumulati con le aziende operanti nel Teatino.

In particolare agenti delle Fiamme gialle della Compagnia di Lauria (Potenza), insieme a quelli della Compagnia di Vasto (Chieti) hanno sequestrato un immobile sito in San Salvo (Chieti). L'accusa per l'uomo è di truffa aggravata allo Stato.

Durante le indagini, è stato scoperto che l'imprenditore, che opera a San Salvo, aveva creato in Basilicata nuove società a responsabilità limitate con sedi legali fittizie a Melfi e Lagonegro e con patrimoni inconsistenti, poi le metteva in liquidazione, «al fine di rendere vana e infruttuosa - hanno spiegato gli investigatori - qualsiasi futura pretesa erariale».

L'uomo però, dal 2009 al 2012, ha presentato in banca diversi modelli F24 delle società "fantasma", indicando crediti fittizi relativi all'Iva e all'Irpef, «per compensare i debiti» delle aziende abruzzesi ma è stato scoperto dalla guardia di finanza che ha eseguito il provvedimento di sequestro.