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Nuova ondata di calore, durerà una settimana

Sta per finire la tregua dal caldo asfissiante che ha fatto respirare l’Italia per alcuni giorni: è infatti in arrivo, venerdì, una nuova ondata di calore dell’estate, soprattutto al Nord Italia, ma che colpirà poi anche il Sud. Sarà dunque un weekend afoso, ma non solo, dato che il caldo africano (le temperature percepite saranno in alcune città superiori ai 40 gradi) secondo le previsioni dei

meteorologi durerà almeno una settimana.

Il caldo, sottolineano gli esperti del Centro Epson Meteo (meteo.it), rimarrà sopportabile in gran parte dell’Italia fino a domani, con temperature nella norma o poco al di sopra e afa debole. Domani, in particolare, la colonnina di mercurio aumenterà lievemente, con punte nel pomeriggio di 33-35 gradi. Da venerdì, però, la situazione cambierà notevolmente per una nuova incursione dell’anticiclone nord-africano che coinvolgerà tutta l’Italia.

Ad essere maggiormente colpito dalla ‘fiammata’ sarà il Centro nord: punte di 38 gradi si registreranno a Bologna e Verona e la Pianura Padana, rileva ‘meteo.it’, diverrà un bacino di raccolta del caldo umido. Questa ondata di calore, aggiunge il portale, durerà almeno una settimana e sarà così più difficile da sopportare, specialmente per chi rimarrà in città.

Anche le temperature minime si alzeranno e supereranno diffusamente i 22 gradi: si tratta della soglia limite oltre la quale di notte inizia il disagio dovuto al caldo afoso.

A soffrire saranno comunque maggiormente le città dove, sottolinea ‘meteo.it’, si verifica il fenomeno dell’isola di calore urbana che si origina dal particolare tessuto cittadino, costituito prevalentemente da cemento e asfalto, materiali che, rispetto ad un suolo ricoperto da vegetazione, assorbono circa il 10% in più di energia solare.

Secondo Francesco Nucera, meteorologo di ‘3bmeteo.com’, su Trentino, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Sardegna, Toscana e Campania si registreranno punte di 35-37 gradi.

Quest’ondata di calore, aggiunge, sarà inoltre la più duratura ed estesa dell’estate. Proprio a causa del prolungarsi dell’onda di calore e per l’assenza di ventilazione, osserva, crescerà l’umidità e, di conseguenza, aumenterà il disagio corporeo per l’afa.

«Fino ad ora – nota – l’estate non risulta particolarmente calda, nulla a confronto col 2012. Tuttavia

stupisce la facilità con cui l’alta pressione africana riesce a entrare sul Mediterraneo, ma anche la frequenza con cui ciò avviene, anche a dimostrazione di come il Mediterraneo sia una sorta di ‘succursale ‘ di questo anticiclone che, quando arriva, se ne va a fatica. A parte qualche eccezione le estati anni 2000 ne sono una prova».

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