Marsica

Marsica, dopo 40 anni torna la canapa

Sono prossimi alla raccolta alcuni campi dimostrativi di canapa impiantati nel tenimento di Celano, Ortucchio e Trasacco. Dopo oltre 40 anni la canapa ha fatto ritorno nel Fucino: alcuni agricoltori hanno seminato circa 4 ettari di canapa di cui 3 nel Fucino destinati alla produzione di fibra ed uno fuori Fucino per la produzione del seme.

Le coltivazioni sono state regolarmente denunciate a tutte le forze dell’ordine: Carabinieri, Finanza, Polizia di Stato e Guardia Forestale e vengono controllate dal Crab, dalla Università di Bologna e dalla direzione regionale agricoltura, le varietà seminate, infatti, devono essere analizzate per verificarne l’assenza di THC (tetracannabinolo) che deve essere inferiore allo 0.2%.

Le coltivazioni di canapa rientrano in un più vasto programma di rilancio della coltura in Italia condotto da Assocanapa.

«Questa pianta può avere una molteplicità di usi - spiega Stefano Fabrizi, direttore di Confagricoltura L’Aquila - si sta mostrando molto interessante sia in campo alimentare che nella bioedilizia, dalle foglie è possibile ricavare oli essenziali per profumi e aromatizzanti per alimenti, dai semi si ottiene un olio che viene utilizzato come integratore alimentare per uso nutraceutico ricco di omega 3 ed omega 6, dalla fibra lunga pregiata i tessuti mentre da quella meno pregiata i pannelli isolanti e fonoassorbenti per la bioedilizia».

«Il sopralluogo condotto dai tecnici dell’Uta di Avezzano Giancarlo Ludovici e Daniela De Blasis presso l’azienda agricola Vittoriano Angeloni di Celano - sottolinea Confagricoltura L'Aquila attraverso una nota - ha potuto verificare l’eccezionale stato di crescita della coltivazione che ha raggiunto i 4 metri di altezza segno evidente che il Fucino mostra condizioni climatiche favorevoli alla Canapa. Le prospettive di rilancio della coltura sono ottime, e dopo l’introduzione del pomodoro da industria, del silo mais utilizzato per gli impianti a bio Gas ed ora la canapa si può dire che il processo di sostituzione della barbabietola da zucchero si è completato. Una ulteriore dimostrazione che gli agricoltori del Fucino hanno una grande capacità di rinnovarsi e sono sempre pronti a introdurre in agricoltura continue innovazioni di prodotti e di processi».