Politica

Pizzoli, D’Andrea scrive una lettera aperta ai cittadini

«Cari concittadini, mi rivolgo direttamente a Voi perché ho avvertito la necessità di metterVi al corrente di quanto sta avvenendo in Comune. È ormai chiaro a tutti che non esistono più, in questa maggioranza, i presupposti per andare avanti. Sono venuti meno i requisiti di orgoglio, libertà e senso civico ai quali ho pensato di poter dedicare il mio entusiasmo e senza i quali non c'è dignità per un'amministrazione costretta ad un equilibrio impossibile, condizionata dai personalismi, ai quali non ho voluto, non voglio e non vorrò mai subordinare il mio lavoro ed il bene di Pizzoli». A dichiararlo è il sindaco di Pizzoli Angela D’Andrea.

«È moralmente inaccettabile - continua D'Andrea - dover ogni giorno riconquistare il pieno mandato conferitomi dagli elettori, avversato fin dall’inizio, con ogni mezzo, e governato da logiche che non posso e non voglio accettare. Ogni mio sforzo è stato vanificato, ogni accordo disatteso. Con parte della giunta, non ci siamo persi d’animo, ed abbiamo portato avanti i tanto voluti Gruppi di Lavoro - ai quali coloro, che li hanno fortemente richiesti, non hanno mai partecipato - concludendo molte cose. Ma gli ultimi eventi hanno segnato una brutta pagina dell’attività amministrativa. Concordo nel sostenere che il Consiglio comunale è sovrano nelle scelte, che si può sbagliare in buona fede, ma quando si concordano delle soluzioni che coniugano i principi con la legalità e queste vengono completamente ribaltate, nonostante ogni mio avvertimento, la mia assenza in consiglio, i pareri contrari degli uffici preposti e senza una strategia che metta al riparo l’Ente e gli stessi consiglieri da probabili conseguenze contabili, è evidente che qualcosa si è inceppato. Non ci sto!».

«Ho fatto quello - aggiunge D'Andrea - che un sindaco deve fare come rappresentante legale dell’Ente e come garante dei cittadini e dei consiglieri. Ho chiesto un parere alla Corte dei Conti: se è tutto a posto si procederà secondo gli indirizzi, altrimenti si potrà revocare l’atto senza gravi conseguenze. Ebbene questo non è stato gradito. Qualcuno ha voluto, strumentalmente, interpretare la mia cautela come una sorta di lesa maestà, ma io sono fermamente convinta che il nostro paese, che vanta una grande tradizione di civiltà democratica, non possa e non debba far riferimento a principati, a padri-padroni e a rendite di posizione. Questa mia autonomia di giudizio è stata intesa come un affronto grave e allora è stato impartito l'ordine di consorteria: tenersi pronti all’ammutinamento. Ma se, come sostenuto da coloro che hanno comunque deliberato, è tutto regolare, perché tanto accanimento?».

«Cari concittadini, se ho deluso - sottolinea D'Andrea - perché l’aspettativa era far passare "cose strane" sono contenta di aver deluso. La mia coscienza è a posto e se devo tornare a casa anticipatamente ci torno, amareggiata ma serena, non senza, però, aver prima lottato fino allo stremo per l'affermazione del principio della trasparenza amministrativa e del bene comune, contro i personalismi e gli interessi di ogni genere. Ho lavorato con il cuore, con la coscienza di aver riversato ogni energia per ottenere i migliori risultati in un momento politico ed economico di estrema difficoltà. Non mi sono discostata dal programma elettorale per il quale siamo stati eletti e, nel frattempo, ho portato avanti una attività post-terremoto molto impegnativa. Penso di aver fatto scelte importanti, orientate all’efficienza amministrativa e soprattutto al rispetto di una retta etica politica, nei contenuti, nelle scelte e nei comportamenti».

«In questo periodo - conclude D'Andrea - si sono concluse cose importanti ed avviati programmi di cui sono orgogliosa e di cui si vedranno i frutti. L’impegno è stato assoluto. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che in questi anni mi hanno aiutato con passione ed amicizia, tutti quei dipendenti e collaboratori che hanno operato con professionalità e competenza. Ringrazio tutti i sindaci dell’Area numero 2 con i quali abbiamo condiviso un nuovo livello amministrativo di collaborazione e di Unione per far pesare di più il nostro territorio. Ringrazio soprattutto Voi cari concittadini di Pizzoli che costituite la causa ed il fine di tanto impegno e che ogni giorno mi dimostrate il Vostro affetto».