Abruzzo, «un viaggio nell’anima dell’Italia»

18 luglio 2013 | 15:37
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Abruzzo, «un viaggio nell’anima dell’Italia»

Giappone e Abruzzo: è nato un amore! Un cammino che parte da L’Aquila descritta come il “gigante ferito” dalle “cicatrici orrende” che ha lasciato “morte e dolore”.

Un diario di viaggio in un luogo ancora da scoprire per i visitatori dell’Estremo Oriente «Perché visitare l’Abruzzo vuol dire intraprendere un viaggio nell’anima dell’Italia, un passo verso la conoscenza del suo cuore pulsante, della sua storia e della sua cultura. Conoscere soltanto Firenze, Venezia e Roma è come voler giudicare un essere umano solo dalla sua apparenza».

Questo il motivo profondo che ha spinto la scrittrice, ricercatrice ed imprenditrice Yasuko Ishikawa a viaggiare e scrivere il bestseller “L’Italia che non conosciamo. Abruzzo misterioso” che sta portando alla ribalta una regione italiana molto amata in Oriente.

«Sono stata scioccata dalla bellezza di questa terra e della sua gente; i miei connazionali sono un po’ come gli abruzzesi: riservati, tradizionalisti, grandi lavoratori, gente per lo più di montagna e condividiamo anche i terremoti» ha dichiarato in un’intervista al tg2.

L’entusiasmo della narrazione, che si concentra anche sulla figura di Padre Alessandro Valignano (missionario gesuita nato a Chieti che ha introdotto il Cristianesimo in Giappone e in Asia nel XVI secolo), ha contagiato la terra del sol levante; la presentazione del volume, infatti, è stata seguita da circa 32 milioni di telespettatori su Tokyo Television, insieme ad un servizio sui luoghi cult dell’Abruzzo (tra i quali Rocca Calascio e il museo di Chieti con il Guerriero di Capestrano). E’ quanto basta per far impennare le prenotazioni turistiche nelle agenzie di viaggio nipponiche in terra aprutina; proliferano anche le pagine facebook in lingua alla scoperta del nostro territorio.

L’entusiasmo della narrazione, che si concentra anche sulla figura di Padre Alessandro Valignano (missionario gesuita nato a Chieti che ha introdotto il Cristianesimo in Giappone e in Asia nel XVI secolo), ha contagiato la terra del sol levante; la presentazione del volume, infatti, è stata seguita da circa 32 milioni di telespettatori su Tokyo Television, insieme ad un servizio sui luoghi cult dell’Abruzzo (tra i quali Rocca Calascio e il museo di Chieti con il Guerriero di Capestrano).

E’ quanto basta per far impennare le prenotazioni turistiche nelle agenzie di viaggio nipponiche in terra aprutina; proliferano anche le pagine facebook in lingua alla scoperta del nostro territorio.

{{*ExtraImg_150542_ArtImgCenter_283x420_Il libro dell’autrice giapponese che racconta l’Abruzzo}}