
Nei giorni scorsi due bracconieri, un laziale di 60 anni e un abruzzese di 74 anni, sono stati sorpresi dagli agenti forestali del locale Comando Stazione Forestale di Avezzano e di Gioia dei Marsi, per aver esercitato attività venatoria in periodo di divieto assoluto.
Nel corso di un articolato servizio effettuato per contrastare il fenomeno del bracconaggio in località “Marano” in agro di Magliano dei Marsi, i forestali hanno bloccato i due cacciatori di frodo mentre erano intenti a caricare sulla loro autovettura le carcasse di due cinghiali, dopo aver recuperato le armi utilizzate per l’abbattimento, occultate nelle vicinanze.
Colti in flagrante i due cacciatori sono stati sottoposti a perquisizione domiciliare. Nelle abitazioni dei due bracconieri è stato trovato un vero e proprio arsenale: 13 fucili, 4 pistole e oltre 450 munizioni complessive detenute e non denunciate.
Per loro è scattata l’immediata denuncia all’Autorità Giudiziaria.
Gli agenti hanno provveduto anche al sequestro delle carcasse degli animali, della carabina utilizzata per l’abbattimento e del relativo munizionamento. Ora i due rischiano pesanti sanzioni penali e amministrative e la pena accessoria della sospensione del porto d’armi da uno a tre anni.