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Meno turisti in spiaggia a maggio e giugno

«Meno 40% le presenze in spiaggia a maggio e giugno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: l'estate 2013 è cominciata malissimo». Lo afferma Riccardo Borgo, presidente del Sib, Sindacato Italiano Balneari aderente alla Fipe-Confcommercio.

«Le condizioni atmosferiche non favorevoli, la pioggia e soprattutto le temperature ben al di sotto della media stagionale hanno comportato lettini vuoti, ombrelloni chiusi, frigoriferi pieni di gelati e bibite, panini e insalate invenduti - continua Borgo - la ristorazione, in generale, poi, ha subito una diminuzione di oltre il 50% complice anche la crisi economica».

«Oggi - aggiunge Borgo - il turista preferisce non rischiare: se c'é il sole e fa caldo sceglie la spiaggia, se è coperto rimane a casa. Sempre più spesso, poi, si consultano le previsioni meteo in tv o con lo smartphone - quasi nessuno telefona più allo stabilimento per chiedere informazioni, come si faceva sino a poco tempo fa - e se il meteorologo di turno sbaglia, a rimetterci sono ancora gli imprenditori balneari, le spiagge rimangono desolatamente vuote anche se non si vede una nuvola in cielo!».

Quest'anno i prezzi dei servizi di spiaggia, così come confermato anche dalle principali associazioni dei consumatori, non sono aumentati, anzi, talvolta sono addirittura diminuiti, grazie ad alcune iniziative e 'pacchetti' studiati appositamente: si va dall'ombrellone condiviso al lettino low-cost, dal 3X2 al 'pomeriggio convenienza' fino all'aperitivo al tramonto. I balneari non hanno lesinato in fantasia pur di attrarre i clienti nelle loro spiagge.

«Rispetto agli anni precedenti - conclude Borgo - poi, dobbiamo registrare un forte calo delle prenotazioni stagionali, in alcuni litorali superiori al 60%: le famiglie non vogliono o non possono più programmare le vacanze con molto anticipo e per un lungo periodo, si salvano solo le località vicine ai grandi centri urbani e quelle costituite prevalentemente da seconde case».