Politica

Case e Map, continua la bagarre

«La Commissione di Garanzia e Controllo non è un Tribunale. Non c’è un imputato che deve difendersi e un presidente inquisitore che attacca». Il presidente della commissione Raffaele Daniele risponde così alle [url"ultime dichiarazione dell'assessore comunale Fabio Pelini"]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=79350&typeb=0&Case-e-Map-al-via-indagine-interna[/url] in merito agli alloggi del Progetto Case e dei Map, precisando di non nutrire nei confronti di quest’ultimo «né astio, né antipatia, né altro sentimento».

«Non ho finora invitato l’assessore in commissione – precisa Daniele - poiché mi sono limitato a riportare dei dati ai commissari presenti. Senza commentarli. I dati, sui quali non accetto alcuna contestazione sulla veridicità, non sono né di destra né di sinistra. Sono dati. Se avessi chiamato l’assessore prima di diffondere i dati dell’EnelGas, i contatori staccati non sarebbero certo passati da 157 a 9. Gli alloggi in riparazione sarebbero rimasti gli stessi e così i 135 alloggi vuoti. Del resto, questo dato mi è stato fornito proprio dal suo ufficio in seguito a regolare accesso agli atti, insieme ad una serie di altre preziose informazioni».

«Tralasciando i modi e lo stile con i quali si esprime, ieri l’assessore, in una vera e propria trance agonistica, ha disconosciuto anche i dati forniti dal suo stesso ufficio in data 29 marzo e 16 maggio», ha aggiunto Daniele, sottolineando che «ciò da cui si vuole sviare l’attenzione è che la città ha bisogno tanto di alloggi quanto di trasparenza».

«Io, e insieme con me la città – ha spiegato Daniele - avrei potuto giustificare l’incongruenza dei dati nel 2010, un anno dopo il terremoto, nel 2011, due anni dopo il terremoto, nel 2012, tre anni dopo il terremoto, ma non ora a quattro anni dal terremoto. Non possiamo pretendere che le Anime Sante siano già ricostruite, ma almeno possiamo pretendere questo. E la responsabilità non è certo dei 5 dipendenti esasperati dal carico di lavoro, ma di un’organizzazione carente e lacunosa all’apice».

«Ad ogni modo – precisa il presidente della commissione - detesto la politica fatta di personalismi. Non voglio che questa diventi una battaglia Pelini contro Daniele. Quando ho raccolto questi dati, non ho avuto neanche per un secondo in mente l’assessore Pelini, ma solo la mia città. Ho deciso di diffondere questi dati, senza pretendere scuse da nessuno, come fossimo alla scuola materna, e senza dire che in un paese civile per molto meno ci si dimette, ma per sollevare un problema che fingere di non vedere sarebbe sciocco. Comunque la maggioranza ha votato che lunedì l’assessore Pelini venga in commissione a riferire su questo argomento. Vedremo».

Sul tema è intervenuto anche il vicepresidente del Consiglio regionale Giorgio De Matteis, secondo cui «la reazione scomposta dell’assessore comunale Pelini ai problemi sollevati nei giorni scorsi dal consigliere Verini e dal presidente della Quinta Commissione Daniele, testimonia quanto il problema sia serio».

«Il progetto Case – ha argomentato De Matteis – è avvolto da una nuvola di scarsa trasparenza, della quale ormai da tempo si lamentavano tutti. Ascoltare l’assessore Pelini accusare il presidente Daniele di ‘sensazionalismo’ e di ‘caccia alle streghe’, è quanto meno ridicolo. Daniele è infatti il presidente della Commissione Vigilanza, quindi esercita il dovere-diritto di vigilare e controllare sulle attività connesse alle competenze del Comune e dei suoi servizi. Basti citare un esempio per far capire come Pelini, piuttosto che innervosirsi, anche se comprendo che, colto sul fatto, sia piuttosto nervoso, dovrebbe dare una motivazione plausibile di come, stante le sue dichiarazioni, sia possibile avere oltre 90 alloggi del Progetto Case non utilizzati, a fronte della famelica richiesta di case in questa città. E’ un esempio lampante di come una replica sia un autogol clamoroso. Invitiamo, quindi, il presidente Daniele ad andare in fondo nel rispetto della volontà di trasparenza richiesta dai cittadini».