Case e Map, caccia ai furbetti borderline

27 giugno 2013 | 23:05
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Case e Map, caccia ai furbetti borderline

di Antonella Calcagni

Alla data del 24 giugno scorso, secondo il “report” settimanale pubblicato sul sito internet del Comune dell’Aquila sono liberi solo 6 alloggi del Progetto Case e quattro Map. A beneficiare invece del contributo di autonoma sistemazione secondo l’ultimo elenco sono 3.480 persone, contro le 4.060 del mese precedente.

Questi i numeri che hanno un peso specifico e non possono però tener conto di quelle “sfumature” che talvolta fanno la differenza, di tutti coloro che hanno preso un Map o un appartamento del Progetto Case solo perché ne avevano diritto pur non avendone bisogno, utilizzando dunque l’alloggio come dependance per il week-end. Difficile scovare questi furbetti borderline, quelli che lasciano la luce accesa o che ritirano perfino la posta di tanto in tanto.

Intanto infuria la polemica Pelini versus Daniele e mentre la procura potrebbe perfino accorgersi dopo quattro anni del problema, Tendamica, ormai trasformatasi nel Consiglio civico, passa ai fatti: da qualche tempo dopo la battaglia delle bollette, ha avviato un proprio censimento teso a scovare gli appartamenti vuoti.

«L’obiettivo è quello di creare una banca dati fai-da-te» spiega Pierluigi Lomarco. «Anch’io – svela invece l’assessore Fabio Pelini – ho effettuato diversi sopralluoghi anche notturni senza esito. Sono poi passato a controllare anche le cassette delle lettere, segnalando alla polizia municipale quelle che traboccavano di posta. Niente da fare».

Sulla repentina diminuzione del Cas da aprile a maggio, l’assessore ha spiegato che è il frutto del lavoro dell’ufficio che sta chiamando i nuclei più onerosi per offrire gli alloggi del Progetto Case al posto del Cas.

La polemica intanto non si placa. Dopo la replica di Pelini è giunta la contro-replica del presidente della commissione garanzia e controllo, Raffaele Daniele il quale ribadisce che «la Commissione di Garanzia e Controllo non è un Tribunale. Non c’è un imputato che deve difendersi e un presidente inquisitore che attacca». «Non ho finora invitato l’assessore in commissione – precisa Daniele – poiché mi sono limitato a riportare dei dati ai commissari presenti. Senza commentarli. I dati, sui quali non accetto alcuna contestazione sulla veridicità, non sono né di destra né di sinistra».

Sul tema è intervenuto anche il vicepresidente del Consiglio regionale Giorgio De Matteis, secondo cui «Il progetto Case – ha argomentato – è avvolto da una nuvola di scarsa trasparenza, della quale ormai da tempo si lamentavano tutti. Ascoltare l’assessore Pelini accusare il presidente Daniele di ‘sensazionalismo’ e di ‘caccia alle streghe’, è quanto meno ridicolo. Basti citare un esempio per far capire come Pelini, piuttosto che innervosirsi, anche se comprendo che, colto sul fatto, sia piuttosto nervoso, dovrebbe dare una motivazione plausibile di come, stante le sue dichiarazioni, sia possibile avere oltre 90 alloggi del Progetto Case non utilizzati, a fronte della famelica richiesta di case in questa città».