Imu e ricostruzione, «Abruzzesi all’estero discriminati»

«Atteggiamento “discriminatorio” nei confronti di tutti gli emigranti in merito al pagamento dell’Imu». A denunciarlo è il consigliere del Cram (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo)Enzo Alloggia, attraverso una lettera aperta idirizzata al ministro degli Esteri Emma Bonino, al viceministro con delega per gli Italiani nel mondo Bruno Archi, ai parlamentari eletti all’estero, ai parlamentari abruzzesi, al presidente della Regione Abruzzo Giovanni Chiodi e al sindaco del Comune dell’Aquila Massimo Cialente.
«Le nostre uniche case in Italia, prime e uniche case degli emigranti – denuncia Alloggia – sono considerate seconde case e ci fanno pagare l’Imu come seconde Case. Se il Governo stabilisse che i primi 200/300 euro non si pagano quasi tutti gli emigranti sarebbero esonerati per l’Imu per la loro unica casa in Italia».
«Anche per la ricostruzione post–terremoto le nostre uniche case sono considerate seconde case e ci tocca pagare il 20% sul totale della ricostruzione. Io trovo tutto questo “discriminatorio” nei confronti di tutti gli emigranti, considerati italiani di serie “B”, perciò vi chiedo di intervenire presso il Governo per far sì che gli italiani all’estero siano trattati alla stessa stregua dei residenti che hanno la prima e unica casa in Italia».
«Questa mia richiesta – prosegue Alloggia – non significa che noi italiani residenti all’estero vogliamo essere esclusi dal pagare le tasse in Italia, tutt’altro, vorrei però che ci fosse più rispetto per le persone che sono state costrette a lasciare l’amata terra per mancanza di lavoro e che hanno fatto sacrifici per costruire la loro unica casa in Italia, contribuendo al benessere dell’Italia, della nostra Regione e del nostro Comune di appartenenza».