Calcio, L’Aquila torna tra le ‘grandi’

di Giovanni Baiocchetti

Quella di ieri è la prima promozione guadagnata sul campo dopo ben 13 anni. Con il pubblico delle grandi occasioni, L'Aquila getta via un periodo difficile e torna a giocare tra le grandi.

È giusta e meritata la festa di una città che ha bisogno, da quattro anni a questa parte, di riscatto, di unione, di stare bene, di piangere di gioia. È bello vedere bandiere rosse e blu sventolare dai balconi e dalle finestre del capoluogo. È emozionante l'atmosfera di orgoglio di una città che ancora non ritrova la sua identità. È sorprendente uscire di casa al primo mattino e sentire Maria, 82 anni, dire: «Evviva L'Aquila! Che bella festa, ci ha regalato una grande gioia».

Quella di ieri è la prima promozione ottenuta sul campo dal 2000; anche in quell'anno L'Aquila Calcio sbarcò in C1, battendo ai play off prima il Fasano e poi l'Acireale. Dopo quattro anni di permanenza nella terza serie la società dichiarò il fallimento e ricominciò un anno dopo dal campionato di Eccellenza Abruzzese (fondendosi col Montereale Calcio) dove rimase per ben quattro anni, fino al 2009.

Impossibilitata a giocare in seguito al terremoto, in quell'anno la formazione rossoblu venne ammessa d'ufficio in serie D dalla Lega Nazionale Dilettanti.

La stagione successiva vide un'Aquila in grado di ripartire nonostante le difficoltà logistiche causate dal dopo-sisma e di attrezzare una formazione capace di portarsi tra le prime per una buona metà del torneo, pur non riuscendo a mantenere la vetta, che conquistò e perse più di una volta.

Nel finale, in vistoso calo atletico, lasciò il primato al Chieti e nell'ultima giornata precipitò addirittura al quarto posto. La promozione arrivò lo stesso, grazie ad un ripescaggio per meriti sportivi, che riportò la squadra tra i professionisti dopo sei anni, sia pure giocando spesso nella spettrale cornice di un Fattori semideserto nel mezzo di una città devastata.

Nel 2011 L'Aquila fa sognare i suoi tifosi, arrivando a disputare la semifinale dei play off contro il Prato, perdendo all'ultimo minuto nella gara di ritorno. Oggi ci troviamo a scrivere un altro pezzo di storia calcistica del capoluogo abruzzese, che finalmente, dopo ben tredici anni gioca, lotta, vince e guadagna una promozione sul campo e non grazie a ripescaggi.

Siamo tornati, dunque, a meritare le vittorie grazie al nostro gioco e siamo tornati, di conseguenza, al pubblico delle grandi occasioni.

Lo spettacolo di ieri non è stato solo in campo, ma anche sugli spalti, dove un Fattori gremito ha accompagnato con cori, colori, coreografie, bandiere e applausi la propria squadra, complice anche la calda e soleggiata domenica di metà giugno; nonostante la grande folla, dentro e fuori lo stadio, non si è verificato alcun episodio increscioso, tenendo conto anche di quanto accaduto nella gara di andata al Piano d'Accio di Teramo, quando alcuni tifosi di casa hanno insultato e aggredito gli ospiti.

Il gruppo degli sbandieratori Città dell'Aquila, con la sua esibizione durante l'intervallo, hanno contribuito a dare anche un tono di solennità ad una splendida giornata di sport.

L'Aquila calcio torna così in C1 dove giocano già grandi squadre come Perugia, Lecce, Salernitana e Ascoli che hanno militato anche in serie A. È presto per fare programmi per il futuro; intanto godiamoci ancora l'emozione che la squadra e il pubblico hanno regalato.