
L’aula del Senato ha approvato l’emendamento che stanzia 1,2 miliardi nel periodo 2014-2019 per la ricostruzione post-terremoto in Abruzzo. La copertura arriverà dall’aumento delle imposte di bollo a 2 e 16 euro.
«Con una battaglia parlamentare durissima – ha annunciato la senatrice aquilana Stefania Pezzopane – abbiamo ottenuto anche la possibilità di anticipazione di 150 milioni per il tramite del Cipe delle risorse necessarie, per il 2013, per la ricostruzione privata dell’Aquila e dei territori colpiti, con un emendamento che nel complesso stanzia 1 miliardo e 200 milioni per il post-sisma dell’Abruzzo, 200 milioni di euro l’anno per 6 anni. Si tratta di un risultato importante, se si pensa che sul fronte risorse, in origine, con questo decreto si partiva da zero. Certamente un risultato insperato, che fino a ieri sembrava impossibile».
«Oggi il Senato – ha spiegato Stefania Pezzopane – ha anche approvato un mio ordine del giorno che impegna il governo a prevedere, già con la prossima legge di stabilità, lo stanziamento integrale delle risorse necessarie al completamento degli interventi di ricostruzione dell’Aquila e del cratere. E sempre nell’ordine del giorno si ripropone al governo la possibilità di utilizzare il meccanismo di ulteriori, se necessarie, anticipazioni bancarie, col sistema delle convenzioni tra Comuni ed Abi».
«Nel complesso – aggiunge la senatrice – il decreto emergenze licenziato oggi dal Senato prevede la deroga ai vincoli del patto di stabilità per gli enti locali del cratere per gli investimenti della ricostruzione, per un totale di 30 milioni di euro; la proroga dei precari che stanno lavorando per la ricostruzione, con una spesa di 2 milioni e 780 mila euro; un sostegno al Comune e alla Provincia dell’Aquila per l’affitto delle sedi provvisorie, nuove regole per l’assistenza alla popolazione e nuove misure per l’accelerazione delle procedure, nonché misure relative alla rimozione e gestione dei rifiuti».
«E’ chiaro che si tratta di un primo step – sottolinea la senatrice – se si pensa che, secondo una recente stima del governo, le reali necessità per la ricostruzione ammontano a circa 11 miliardi di euro. Il secondo step sarà un’ulteriore anticipazione, lavorando al tavolo tecnico con il Mef e la Ragioneria Generale dello Stato. Il terzo grande step è la programmazione delle ulteriori risorse con la prossima legge di stabilità. Lo sforzo fatto qui in Senato, con la mobilitazione del Sindaco dell’Aquila e dei cittadini, è stato importante. Ma è finalmente, dopo il lungo oblio di chi anche oggi sa solo fare annunci, l’inizio di una ricostruzione programmata e non casuale per L’Aquila e per il cratere. Ringrazio De Vincenti, Legnini e Cabras per questo ultimo sforzo».
«A proposito del senatore Berlusconi, che in questi giorni aveva dichiarato di voler stanziare 1 miliardo l’anno per L’Aquila – conclude la senatrice – anche oggi in Senato non si è vista neanche l’ombra».
«Il Parlamento ha dato seguito agli accordi presi, procedendo al primo rifinanziamento della ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del Cratere», ha sottolineato, esprimendo soddisfazione, il ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia.
«Con le risorse – spiega Trigilia – è possibile accelerare il finanziamento dei nuovi progetti e andare avanti con fiducia. È il primo impegno del nuovo Governo su questo terreno, un impegno che dovrà essere certamente incrementato, ma che crea le premesse per ottenere ulteriori fondi. Ringrazio quindi tutte le amministrazioni coinvolte nel reperimento delle risorse per l’impegno profuso».
«Ora – continua il ministro – è indispensabile ridurre il più possibile i tempi della ricostruzione e promuovere lo sviluppo economico dell’area. Serve, quindi, un grande sforzo e una grande collaborazione anche tra i sindaci e gli Uffici Speciali perché si possano migliorare le modalità burocratiche per accelerare le istruttorie delle pratiche».
LEGNINI, CONFERMATE ASPETTATIVE L’AQUILA – «L’approvazione dell’emendamento al Senato è un risultato importante e corrisponde in termini quantitativi alla aspettative dell’Aquila e del cratere. Un miliardo e duecento milioni in più che consentiranno di dare impulso alla ricostruzione del centro storico del capoluogo e degli altri comuni». Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’Editoria e all’attuazione del programma, l’abruzzese Giovanni Legnini, commenta così l’emendamento approvato dal senato che stanzia un miliardo e 200 milioni di euro per la ricostruzione dell’Aquila e dei comuni del cratere.
«Inoltre – ha aggiunto – abbiamo compiuto il primo passo sulla immediata spendibilità delle risorse con 150 milioni di euro sul 2013 in termini di cassa e come valore sulla somma già stanziata. Adesso dobbiamo completare l’intervento per rendere impegnabili e utilizzabili le risorse in via anticipata rispetto alla spalmatura in sei anni delle competenze. Ci stiamo già lavorando assieme al ministero dell’Economia, sulla base dell’impegno assunto dal presidente del Consiglio Enrico Letta, che voglio ringraziare insieme a tutto il governo e al Senato».
CHIODI, OK SENATO PRIMO PASSAGGIO PER ABRUZZO – «Considero l’ok del Senato al rifinanziamento della ricostruzione dell’Aquila un primo passaggio verso lo stanziamento definitivo promesso dal governo di un miliardo l’anno», ha commentato il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ex commissario per la ricostruzione. «Al contrario – ha continuato Chiodi – 200 milioni l’anno costringerebbero ad una ricostruzione che durerebbe 50 anni. Rilevante è la norma sul patto di stabilità per i comuni del cratere. In attesa che si completi l’iter parlamentare, auspico che Letta accolga il mio invito – ha concluso – a tenere un prossimo consiglio dei ministri a L’Aquila».