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Ricostruzione, Cialente: «Ci sono buone notizie»

«L'incontro con Letta è andato molto bene, ci siamo detti di tutto e abbiamo parlato per un'ora, in tono anche amicale». Così il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, sul confronto con il presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, avvenuto nel pomeriggio a palazzo Chigi, il primo da quando l'ex vice segretario Pd, spesso in visita all'Aquila dopo il sisma del 2009, è divenuto premier.

«Non ci sono notizie certe» commenta il primo cittadino riferendosi al finanziamento di un miliardo 200 milioni - 200 milioni per sei anni - proveniente da un ritocco del costo delle imposte di bollo e contenuto nell'emendamento alla legge di conversione del decreto sulle emergenze, somma che, secondo quanto appreso, dovrebbe essere anticipata quest'anno.

«E' tutto rinviato alla decisione della Ragioneria dello Stato», chiarisce il sindaco. Sulla problematica legata alla copertura della parte restante della ricostruzione, un miliardo l'anno dal 2014 al 2018, Cialente si limita a dire «ci sono buone notizie».

Argomento caldo della vicenda terremoto, legata ai fondi insufficienti e al blocco della ricostruzione, è la protesta del sindaco che ha riconsegnato la fascia tricolore al presidente Napolitano, ha fatto rimuovere le bandiere dalle sedi comunali e non ha partecipato alle celebrazioni per la festa della Repubblica. Iniziative che sono costate a Cialente due decreti del prefetto dell'Aquila, Francesco Alecci, il quale gli ha intimato di recedere, pena la decadenza dall'incarico.

«Sì, ne abbiamo parlato, ma non fatemi dire nulla, dirò tutto domani», conclude Cialente, annunciando che farà un punto della situazione - non solo su questo tema - in occasione della visita del ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia, incaricato dal governo di seguire la gestione della ricostruzione.