Cronaca

Tornimparte, «Ci rubano l’acqua»

«Ci stanno rubando l’acqua». A lanciare l’allarme è il sindaco Umberto Giammaria, che con l’aiuto della Forestale sta controllando l’esito dei lavori che avrebbero dovuto riportare, dopo 50 anni, l’acqua della sorgente della «Rocca Vecchia» nel territorio di origine, Tornimparte.

Una controversia che risale agli anni 60, quando la società Sara realizzò il tratto autostradale A24 – con casello e galleria di San Rocco – che percorre per 10 chilometri la valle di Tornimparte. Tali lavori, però, crearono una frattura nella sorgente originaria deviando la direzione dell’acqua verso Borgorose. E l’acqua smise di scendere a Tornimparte.

Il Comune, 30 anni fa, avviò una vertenza contro la Sara, alla quale oggi è subentrata l’Anas, per «ottenere il ripristino dei luoghi e la sorgente», vertenza poi vinta con l’affidamento dei lavori di ripristino della sorgente all’ingegnere Bruno Martella. La sentenza stabiliva che «l’acqua venisse riportata in modo naturale nei territori da cui sorgeva». Invece di realizzare un progetto con caduta naturale è stato, però, costruito un meccanismo di captazione che pompa l’acqua elettricamente, meccanismo che sfugge al controllo del Comune di Tornimparte, nel cui territorio l’acqua torna in minima parte.

Cosa sta succedendo? «I lavori eseguiti non stanno funzionando», spiega Giammaria, il quale esige «che tutta l’acqua venga convogliata nel nostro territorio, fino all’ultima goccia, come d’altra parte sostiene la sentenza della Cassazione». La sentenza stabilisce, infatti, «la restituzione di tutta l’acqua della Valle del Raio», anche perché «nasce tutta nel tratto di galleria San Rocco di Tornimparte», tuona Giammaria.

«Dai rilievi della Forestale», aggiunge, «è emerso che nella Valle del Raio escono solo 5-6 litri al secondo, mentre nelle pietraie di Corvaro e Borgorose ne arrivano 14-15 litri. «Perché accade questo?», chiede il sindaco. Il quale, ora, pretende che sia Comune ad avere la chiave del tunnel attraverso cui passa l’acqua, adesso nelle mani della Strada dei Parchi. «La Valle del Raio deve tornare ricca d’acqua come un tempo», conclude il sindaco.

di Marianna Gianforte

[i]Fonte: IlCentro[/i]