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Stop fondi ricostruzione: «E’ colpa dell’Imu»

«Colpa dell'Imu? Sì». Così il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano se il mancato inserimento del miliardo per la ricostruzione dell'Aquila nel decreto emergenze, approvato oggi dal governo, sia stato causato dalla necessità di congelare la tassa sulla casa.

«Appena un mese fa, Catricalà (sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel governo Monti, oggi vice ministro dello Sviluppo economico), che era in contatto diretto con Giorgio Napolitano, aveva trovato il famoso miliardo di euro. Oggi non si trovano 85 milioni. Perché? Perché c'é questa vicenda dell'Imu, che credo, ma è una mia considerazione politica, non è neanche corretta».

Secondo Cialente, «é giusto non farla pagare a chi non ha una casa e ha un reddito basso, ma chi può permetterselo deve pagarla. Se fossi io il presidente del Consiglio - ha spiegato - non farei pagare l'Imu sulle case che sappiamo essere costruite male. Investirei quei soldi, lasciando l'Imu, in una grande operazione di manutenzione straordinaria. Invece così si dà l'illusione a quanti vivono in zone sismiche, dove le scosse purtroppo sono attese, di non pagare o di pagare una tassa su una casa che probabilmente crollerà loro addosso e che sarà la loro tomba. Questo è un Paese ormai allo sbando da tutti i punti di vista».