
di Antonella Calcagni
«L’Aquila capitale della cultura è la ricostruzione, non è un gingillo. Non è un festival, ma è un modello di convivenza fra i popoli». Errico Centofanti e Stefania Pezzopane ci credono. Ci credono ancora di più dopo che Venezia si è tirata indietro dalla competizione.
In programma un appuntamento importante: la festa dell’Europa che sarà celebrataall’Aquila il 9 e 10 maggio. «Abbiamo deciso di non far cadere nel vuoto la data del 9 maggio che è la festa dell’Europa – ha spiegato l’assessore Stefania Pezzopane – noi in quella data apriremo un confronto sulla Ue con altre città europee che sono già state capitali della cultura come Guimaraes che è stata capitale nel 2012 o che lo saranno, Valletta lo sarà nel 2018 e Sofia che si candida nel 2019 insieme all’Italia. Saranno in città le rappresentanze istituzionali di queste tre città. Verranno coinvolti anche gli studenti Mazzini e Patini che si occuperanno dei momenti musicali che si terranno all’auditorium del parco».
Il problema è che il piatto piange. La Regione non ha ancora stanziato un euro. Errico Centofanti ha fornito i dettagli delle due giornate il cui quartier generale sarà l’auditorium del Parco del Castello. Qui è in programma un convegno per l’intera giornata e una cerimonia per solennizzare fatta di due i momenti significativi con i 150 ragazzi delle scuole che eseguiranno l’Inno di Mameli e l’Inno alla gioia. Coinvolti anche i vigili del fuoco.