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Ricostruzione, Barca: «Pronto mezzo miliardo»

Il Consiglio dei Ministri ha approvato «la prosecuzione dell’assistenza alla popolazione e l’impegno a favorire la ricostruzione anche attraverso attività straordinarie di demolizione e abbattimento di edifici pericolanti e rimozione delle macerie».

Il Ministro Fabrizio Barca ha annunciato la trasformazione in cassa, attraverso una variazione di bilancio, della seconda tranche prevista dalla delibera Cipe del dicembre scorso di circa mezzo miliardo di euro per il cratere.

«Le stime effettuate da uffici speciali e dai miei uffici – spiega Barca – evidenziano un fabbisogno di competenza aggiuntivo per assicurare che nei prossimi 12 mesi non si blocchi la ricostruzione. L’importo necessario è pari a un miliardo di euro, mentre l’importo complessivo utile per terminare la ricostruzione dell’Aquila è valutabile in una somma di 10,7 miliardi di euro fino alla fine della ricostruzione».

La senatrice del Movimento 5 stelle Enza Blundo chiede invece risposte sulla ricostruzione, sull’operato del Governo precedente e di quello in carica.

La richiesta di Paola Pelino è quella di inserire almeno per i prossimi sei anni un capitolo di spesa solo per la ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del cratere nel bilancio dello Stato, di almeno intorno ad un miliardo di euro.

La neosenatrice aquilana Stefania Pezzopane, ha infine chiesto al Parlamento la legge di rifinanziamento attraverso il sistema della Cassa depositi e prestiti, che assicuri anno per anno un finanziamento di almeno un miliardo.

«Mi fa piacere comunicare al Senato che in queste ore sto firmando una secondo variazione di bilancio prima della fine dell’attività del governo per altro mezzo miliardo di euro». Lo ha detto il ministro della Coesione Territoriale Fabrizio Barca intervenendo in aula al senato sui finanziamenti per la ricostruzione dell’Aquila e dei comuni del cratere del terremoto. Il ministro ha spiegato che la nuova disponibilità finanziaria sarà «aggiuntiva rispetto a quella già firmata dal ministro Grilli nello scorso Aprile per un importo di 510 milioni di euro».