Attualità

L’Aquila, fondi per giovani e associazioni

di Antonella Calcagni

Rimborsi per libri e attività del tempo libero e soldi per le associazioni che si occupano del sociale laddove non arriva la pubblica amministrazione. Avranno scadenza il 24 maggio prossimo due bandi del Comune tesi a tamponare le emergenze sociali.

Il primo è una riedizione del bando in favore dei giovani che lo scorso anno ha avuto esito positivo. Si tratta di bonus economici in favore ragazzi dai 13 ai 25 anni con reddito Isee al di sotto di 8 mila euro che non possono superare i 400 euro ciascuno. Tale somma, ha spiegato l’assessore, Stefania Pezzopane, può essere messa a rimborso di spese effettuate per libri, cinema, teatro, palestre; attività insomma che fanno parte di istruzione e tempo libero.

La Pezzopane ha ricordato che lo scorso anno le domande furono un centinaio. Quest’anno si rifinanzia il bando con 80 mila euro. Sono a disposizione invece 104 mila euro (derivanti da piano di zona) per dare il via alla creazione di una rete di associazioni che lo scorso anno abbia reso dei servizi nel campo delle fragilità sociali; dalle pro loco a associazioni religiose o laiche.

«A costoro chiediamo di creare una rete – spiega l’assessore – che abbiamo chiamato di prossimità. Vogliamo creare sistema misto: comune-associazioni che lavorano in prossimità dei nuovi insediamenti. Un modo per intercettare i nuovi bisogni e censire le realtà operanti su tutto il territorio. Ognuna di essere potrà ottenere dal bando una cifra non superiore a 6 mila euro quale rimborso di attività o servizi prestati e documentati nel 2012. Il comune costituirà un coordinamento con le stesse». Dalla rete si comprenderà quali sono i territori e i bisogni scoperti.

A margine della conferenza la Pezzopane ha commentato il pessimismo di Vittorio Sgarbi su L’Aquila capitale della Cultura: «Ne dice tante – ha commentato – vorrei ricordare che qualche mese fa disse esattamente l’opposto».

Più duro Cialente «Non capisco come si possa ancora invitare una persona che non perde occasione per parlare male della città».