Cancellare i ricordi per azzeccare i pronostici sportivi

24 aprile 2013 | 10:27
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Cancellare i ricordi per azzeccare i pronostici sportivi

Se si vuole indovinare un pronostico e vincere una scommessa su una squadra sportiva bisogna sgombrare la mente dai ricordi. E’ quanto sostengono i ricercatori della University College di Londra e della università di Montreal, in Canada, secondo cui «la memoria è la peggiore nemica delle previsioni probabilistiche fatte dall’uomo: eliminando tale elemento confondente migliorano enormemente le probabilità di predire i risultati».

I ricercatori canadesi, che hanno pubblicato la loro ricerca su [i]Proceedings of the National Academy of Sciences[/i], hanno fatto fare dei pronostici sportivi su alcune squadre di baseball di campionato a dei gruppi di studenti universitari. Prendendo spunto dalla struttura dei [i]software [/i]per i computer, hanno dimostrato che l’errore umano risiede in un contributo, seppure lieve, che la nostra memoria apporta sempre durante l’analisi probabilistica e che fa introdurre elementi confondenti. Questo succede sia a chi fa pronostici da professionista sia a chi, semplicemente vuolo predire se pioverà o meno. Ma anche ai radiologi che traggono conclusioni osservando una lastra, sostengono i ricercatori. E ciò non accade se i calcoli vengono fatti dalle macchine.

«Quando si prendono decisioni probabilistiche si agisce comunque selettivamente recuperando anche una piccola parte di memoria che disturba il risultato» spiega Bradley Love, del dipartimento di scienze cognitive e del cervello all’Ucl. Gli studiosi dicono che, per non sbagliarsi si deve fare affidamento sulla ‘statistica idealizzata‘. «Ad un solo gruppo di ragazzi abbiamo fornito informazioni idealizzate sulle squadre, ovvero omettendo alcune piccole informazioni sui risultati ottenuti durante l’allenamento. Ebbene questo è stato il gruppo che meglio ha colto la realtà, fornendo le previsioni più vicine ai calcoli fatti dai computer, nonostante fossero quelli meno a conoscenza della situazione pregressa. Il primo passo per predire cosa accadrà, quindi, è avere la mente sgombra per non farsi influenzare da errori o considerazioni collaterali».

Gli studiosi ipotizzano che tali limiti del ragionamento umano influenzano le persone che svolgono lavori decisionali importanti e citano, oltre ai radiologi, gli addetti ai controlli bagagli, gli analisti di intelligence e i giocatori d’azzardo.