Politica

Colle, fallisce anche la strategia Prodi

Fumata nera alla quarta votazione per l’elezione del presidente della Repubblica.

Romano Prodi ottiene 395 voti, Stefano Rodotà 213, Anna Maria Cancellieri 78, Massimo D’Alema 15, Franco Marini 3, Giorgio Napolitano 2. I voti dispersi sono 7, le schede bianche 15, le schede nulle 4. La soglia per l’elezione è a 504 voti.

Pd, Sel, Psi, Svp, Patt, Cd, Api contano complessivamente su 492 voti più Ambrosoli. All’ex premier sono quindi mancati un centinaio di voti. I ‘grandi elettori’ del Movimento 5 Stelle invece sono 162, quindi Rodotà ha avuto quindi 51 voti ‘in più’. I ‘grandi elettori’ montiani sono 67, quindi anche il ministro dell’Interno dimissionario Cancellieri ha avuto 11 voti ‘in più’.

La quinta votazione per eleggere il Presidente della Repubblica comincerà domani alle 10.

Il deludente risultato su Romano Prodi sta provocando un nuovo terremoto nel Pd. Facce scure tra tutti i dirigenti. Nessuno parla, ma la delusione è evidente. L’unica a farsi sfuggire un eloquente ‘sconforto’ è stata Anna Finocchiaro.

Ora il segretario dovrà decidere quale strategia adottare, se restare fermi anche domani sul nome di Prodi o cambiare di nuovo candidato.