Attualità

Quando si è mamme e si è giovani: problemi e pareri

di Gioia Chiostri

Rimanere incinta troppo presto, prendere atto delle conseguenze e del cambiamento che un bambino comporta, assumersi tutte le responsabilità del caso: sono atteggiamenti di coraggio e maturità per una ragazza molto giovane, non ancora entrata nella vita ‘da grande’. È, difficile durante la gravidanza, rendersi conto di ciò che ne sarà della propria vita, una volta nato il bambino. Uno dei primi segreti e prendere man mano confidenza col cambiamento anche se non è mai facile.

Spesso, soprattutto le ragazze molto giovani, tendono a sottovalutare le dimensioni di questo cambiamento, credendo di potercela fare da sole, senza l’appoggio di parenti e amici. Per superare un grande cambiamento come la nascita di un figlio è fondamentale evitare la solitudine e non aver timore di essere mal giudicate, chiedendo sostegno e aiuto alle persone care. Classico lo scontro generazionale, che, soprattuto con una mamma all’antica, potrebbe far declinare un rapporto magari apparentemente perfetto.

Vivere per un esserino che si nutre di noi, bisognoso di cure, significa indubbiamente seguire il proprio istinto materno senza dimenticare che sarà necessario abbandonare le aspettative del divertimento e della spensieratezza adolescenziale. Questo non significa rinunciare alla propria vita o annullarsi, ma modificare le proprie abitudini in funzione di quelle del bebè in arrivo.

Per tutte le giovani ragazze la scoperta di aspettare un bambino può generare moltissime sensazioni diverse: paura della reazione dei genitori e del, solitamente, altrettanto giovane partner, paura di non riuscire ad assumersi questa grande responsabilità, di rimanere da sole. Il primo passo per rendersi conto di quel che sta accadendo è parlarne, ma l’idea di dirlo ai genitori e al partner spesso intimorisce e costringe ad affrontare il problema con le amiche. Ciò può solo incrementare lo stato di disorientamento. A tal proposito nascono in internet moltissimi forum di discussione, in cui ragazze che stanno vivendo la stessa esperienza o che l’hanno già vissuta in passato, si incontrano virtualmente per raccontare la propria storia e per ricevere consigli.

Sapere di non essere sole e conoscere l’esperienza di chi ce l’ha fatta rende questi forum frequentatissimi dalle adolescenti. I [i]social network[/i] sembrano essere diventati i nuovi virtual consultori, Facebook su tutti. Sono tutti mezzi che aiutano psicologicamente queste giovani ragazze a prendere coscienza del cambiamento che affronteranno, ma ovviamente questi mezzi non risolvono il problema; bisogna riuscire a trovare il coraggio di parlarne con i propri genitori e con il partner e non trascurare la salute personale e del piccolo. Per questo motivo esistono i consultori, strutture comunali che offrono visite gratuite, dove è possibile non solo ricevere assistenza ginecologica ma anche psicologica per discutere sulle problematiche relative alla gravidanza e alla giovane età.

Conosciutissimo in TV il programma che fa da specchio proprio a queste esperienze: [i]16 and Pregnant[/i]; un format televisivo prodotto principalmente da Morgan J. Freeman, andato in onda per la prima volta negli Stati Uniti l’11 giugno del 2009 sull’emittente americana Mtv. Lo show descrive le vicende di ragazze madri incinte dai quattro mesi e mezzo fino ad alcuni mesi di vita del bambino stesso. Il programma è strutturato come un vero e proprio reality in stagioni, nel quale è possibile assistere a un quaderno animato che registra i mesi di gravidanza e la crescita del bambino.

Autocoscienza, onestà, chiedere aiuto agli esperti: non è facile diventare mamme quando si è ancora delle bambine, ma apprezzare la vita per quello che dona, amare sé stesse e ciò che c’è intorno, pensare che tutto si risolva con quell’onnipresente forza di volontà è un motivo in più per continuare a camminare a testa alta.