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Delitto Di Clemente: ucciso con trenta coltellate

Trenta coltellate, al viso, alla gola e al torace: quella finale ha reciso carotide e giugulare. E’ quanto emerso dall’autopsia su Gabriele Di Clemente, l’anziano giardiniere ucciso nella sua abitazione di via Volturno, ad Alba Adriatica, nella notte tra sabato e domenica scorsi.

L’esame è stato eseguito nel pomeriggio, nell’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo, dall’anatomo-patologo Giuseppe Sciarra. Hanno assistito anche i consulenti Sabrina Canestrari e Pietro Alessandrini, medici legali di Ascoli Piceno, nominati da Florindo Tribotti, l’avvocato difensore di Andrea Marsili, il 43enne – conoscente della vittima – in stato di fermo da ieri con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato.

Marsili comparirà domani alle 14 dinanzi al gip Domenico Canossa che dovrà decidere sulla convalida o meno del fermo. Gli accertamenti indicherebbero che il delitto è avvenuto al termine di una lite. In base alle testimonianze raccolte dai carabinieri, l’uomo fermato sarebbe tornato a casa, dopo una cena con Di Clemente, con i vestiti sporchi di sangue.

Alla cena, nell’abitazione della vittima, avevano partecipato anche altri due amici; quando Di Clemente e il 43enne sono rimasti soli, fra loro sarebbe scoppiata la violenta discussione.

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