Gioco d’azzardo, impennata post sisma

5 aprile 2013 | 13:15
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Gioco d’azzardo, impennata post sisma

di Antonella Calcagni

Davanti alle macchinette i giocatori sembrano quasi ipnotizzati e consumano velocemente la sigaretta accesa ripetendo meccanicamente gli stessi gesti. Eppure nelle sale di scommesse campeggiano i cartelli imposti dalla nuova legge sulla ludopatia entrata in vigore nel gennaio scorso in cui si mette in guarda la gente dal rischio del gioco.

Anche il gioco d’azzardo patologico, ha fatto registrare un’impennata dopo il sisma insieme alle altre dipendenze, almeno un 30% in più. Si tratta di un altro modo di metabolizzare la sindrome post traumatica da stress, spiegano gli esperti. La ludopatia fa il paio spesso anche con altre dipendenze tipo la droga.

Il fenomeno è diventato talmente importante da determinare la nascita di un gruppo dedicato alla ludopatia nell’ambito del Sert, nato nel novembre scorso, composto dalla psicologhe Maria Chiara Sulpizio, Alessia Zimei, Germana Di Loreto e Fabrizia Cetrioli. Le professioniste seguono famiglie intere colpite dalla piaga della ludopatia. Avviano un percorso per uscire dal tunnel anche presso il centro diurno di via Avezzano.

Più colpite da questa forma di patologia sono le donne. «L’effetto – spiega – la dottoressa Sulpizio – è simile a quello della cocaina fatta di una fase up e di una down. Il paziente si rivolge a noi quando prende la coscienza di non riuscire a controllare la situazione. Oppure sono le famiglie a rivolgersi a noi a seguito di verifiche di grandi ammanchi di somme di denaro».

Al momento sono 7 i pazienti in psicoterapia, ma sono molti di più coloro che si rivolgono al Sert. Oltre alle donne sono anche molto di più i giovani ad essere colpiti dalla ludopatia. Macchinette video poker, gratta e vinci, corse dei cavalli. Tutte le occasioni sono buone per giocare d’azzardo e far diventare un passatempo una malattia.

Alcuni gestori di centri di scommesse ci spiegano che spesso i minorenni inviano uno sconosciuto maggiorenne a comprare gratta e vinci o a giocare per delega. La solitudine, oltre alla sindrome post traumatica da stress è complice della ludopatia.

Il meccanismo è simile a quello delle sigarette, spiega uno dei proprietari delle macchinette. Queste slot machine appartengono ai Monopoli di Stato, il nostro guadagno è minimo insieme al gestore: circa il 5% per ciascuno. Lo Stato ha emanato la legge solo per avere la coscienza a posto.

«E poi, lo sapete che grazie alle macchinette Vlt è stata data liquidità immediata alla realizzazione di progetto case e Map con un miliardo di euro?».