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Tares, a dicembre la prima maggiorazione

«Abbiamo ottenuto che la Tares venga pagata solo all’ultima rata», a novembre-dicembre, quando «sarà presente la sovrattassa che lo Stato incassa», nel frattempo «i Comuni potranno utilizzare per i pagamenti della raccolta rifiuti le vecchie modalità». A dirlo il presidente dell’Anci Graziano Delrio, lasciando Palazzo Chigi. «Questa – ha detto – è una grande vittoria dei sindacati, delle imprese e dei comuni. Siamo assolutamente convinti sia la strada giusta».

La Tares (tassa comunale sui rifiuti e sui servizi), che va a sostituire la vecchia Tarsu, busserà alle porte dei contribuenti dal prossimo mese di maggio, ma i 30 centesimi in più a metro quadro previsti verranno applicati solo da dicembre. La maggiorazione «andrà direttamente allo Stato».

La seduta dell’aula del Senato di martedì 9 aprile sarà dedicata all’esame della Tares, la tassa sui rifiuti e servizi. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama.

La mozione del Pdl, governo la abroghi o la faccia slittare – I senatori Pdl Luigi d’Ambrosio Lettieri, Amoruso, Caliendo, Perrone, Bruno, Tarquinio, Cassano, Iurlaro, Mandelli, Galimberti, Liuzzi e Bruni hanno presentato una mozione urgente che impegna il Governo su tre opzioni: abrogazione della Tares, slittamento al 2014, o ridefinizione delle scadenze delle rate di pagamento. «La disciplina relativa alla Tares, a seguito delle modifiche introdotte con la legge di stabilità per il 2013, evidenzia alcune contraddizioni che richiedono un’attenta ed approfondita valutazione e l’adozione di urgenti interventi correttivi», si afferma nella mozione.

«Lo slittamento della prima rata del versamento della Tares al 1 luglio 2013», sottolineano i senatori del Pdl, «non è coerente con l’impianto normativo della Tares, che impone la copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento. In assenza di adeguati correttivi non e’ verosimile che i pagamenti dovuti ai gestori del servizio di igiene urbana possano procedere con normale cadenza, in assenza dei flussi finanziari derivanti dalle prime due rate del tributo, tradizionalmente incassate nel corso del primo semestre dell’anno».

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