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Cobas: «Solidarietà ai lavoratori di Villa Dorotea»

«La Confederazione dei comitati di base dell’Aquila intende esprimere con questo comunicato la piena solidarietà ai lavoratori di Villa Dorotea che ancora una volta stanno subendo vessazioni da parte della proprietà che minaccia la chiusura della struttura» lo scrive in una nota l'esecutivo provinciale della confederazione.

«Più volte si è assistito - si legge - a giochi di potere con scatole cinesi per esternalizzare rapporti di lavoro, gettando i lavoratori assunti a tempo indeterminato nel buio pesto del precariato. Perché questo è, in sintesi, ciò che si vuole realizzare. Tagliare o chiudere, ignorando totalmente i bisogni degli utenti, le risposte di salute e le necessità dei lavoratori, è il solito ricatto messo in scena di continuo nel settore sanità e assistenza, settore distrutto dalla corsa al profitto ad ogni costo e dagli interessi privati».

«Si ritiene strumentale e ridicolo - continua la confederazione - che la proprietà si faccia scudo di presunte difficoltà economiche per aumentare i profitti licenziando i lavoratori. Tanto più in una struttura che presenta il tutto esaurito per quanto concerne i posti letto, lunghe liste d’attesa per l’accesso ai servizi di assistenza e carissime rette a carico dei parenti dei pazienti. Ancora di più se questo accade in una città come la nostra che soffre più di ogni altro luogo per la disoccupazione e la precarietà cui sono sottoposti i cittadini che, in mancanza di lavoro e sopraffatti dai problemi della ricostruzione, sono costretti ad abbandonarla».

«Questa organizzazione sindacale - si legge in conclusione - si dichiara dunque decisamente contraria ad ogni forma di ricatto nei confronti dei lavoratori di Villa Dorotea ed è pronta, qualora non si provveda in tempi celeri a trovare una soluzione al problema e non si abbandoni la sciagurata idea di convertire i lavoratori in precari a vita, ad organizzare una manifestazione di protesta ed ogni altra iniziativa di supporto ai lavoratori. Si chiede anche una netta e chiara presa di posizione da parte dei politici locali per impedire che tale piano sia portato a termine».