
di Antonella Calcagni
Il Comune dell’Aquila pensa a una strategia per invogliare i commercianti a tornare negli edifici ristrutturati nel cuore della città attraverso un accordo con la Camera di Commercio e le associazioni di categoria. «La Tarsu, l’Imu, la tassa di occupazione di suolo pubblico e quella per le insegne, saranno abbattute per i primi cinque anni per i commercianti che torneranno in centro – spiega Cialente – Costoro potranno anche contare sugli sgravi della zona franca specifici per il centro storico».
Ma non solo: «Il piano di ricostruzione – ricorda l’assessore Piero di Stefano – prevede la possibilità di un cambio di destinazione d’uso per i locali ubicati al pian terreno da residenziale a commerciale». Si tratta di un incentivo importante a ricostruire più in fretta al fine di rendere redditizio un fabbricato.
Le priorità stabilite dalla giunta comunale non impediranno comunque a chi lo vorrà e potrà disporre di soldi in anticipo di ristrutturare la propria abitazione. «Basterà presentare la scheda parametrica – spiegano Cialente e Di Stefano – Il contributo sarà congelato e versato quando stabilito dalla priorità tuttavia il progetto potrà essere presentato per seguendo un iter ordinario. I lavori potranno cominciare, ma il contributo arriverà dopo secondo quanto stabilito dal cronoprogramma».
Cialente è sicuro che molte imprese sarebbero disposte a lavorare avendo la certezza di prendere i soldi anche dopo tre anni. Intanto il prossimo 20 marzo sarà siglata la nuova convenzione con l’Abi per l’accesso ai fondi. Ieri l’assessore di Stefano si è recato a Roma per limare gli ultimi dettagli. Una novità assoluta è l’anticipo del 2% del totale per i professionisti e le analisi geologiche e geognostiche. Si tratta di un ulteriore stimolo per i professionisti a fare più in fretta. L’importo verrà accreditato solo per il 45% il resto delle somme verranno accreditati in banca a tranche successive per evitare che troppe somme siano immobilizzate. La convenzione con l’Abi è destinata a durare giusto il tempo per il ripristino del vecchio plafodn con la cassa depositi e prestiti. Sempre che il governo, se ci sarà, darà l’ok.