Marsica

Powercrop, il sindaco: «Decide la comunità marsicana»

Sindaco di Avezzano pronto a fare qualsiasi azione per bloccare la realizzazione dell’impianto a biomasse qualora venga «certificato il minimo rischio per la salute e per l’ambiente. Prima di entrare nel merito del progetto – sottolinea Giovanni Di Pangrazio – occorre verificare scientificamente che qualsiasi tipo di insediamento volto all’utilizzo delle energie rinnovabili non comporti pericoli per la salute dei cittadini e per l’ambiente».

Il sindaco, quindi, sgombra il campo da qualsiasi fraintendimento post vertice con il Prefetto di L’aquila che, nelle vesti di Commissario ad acta, quindi rappresentante del Governo Italiano incaricato di completare il progetto di riconversione dell’ex zuccherificio di Celano messo in cantiere nel 2007, ha chiamato amministratori e forze sociali a un summit informativo sulle procedure in corso.

«Nell’incontro, dove il Prefetto ha illustrato le modalità dell’operazione – sottolinea Di Pangrazio – in qualità di amministratore pubblico, che ha la responsabilità dell’intera comunità, ho chiesto a chiare note che prima di procedere con qualsiasi azione occorre mettere sul tavolo studi scientifici che attestino l’esclusione di qualsiasi rischio per le persone e l’ambiente».

Per il sindaco, quindi, occorre analizzare concretamente le carte prima di un pronunciamento finale da «assegnare agli amministratori locali. Appena avremo il carteggio completo – spiega Di Pangrazio – affideremo al consiglio comunale di Avezzano, dei Comuni marsicani, delle associazioni di categoria e dei portatori di interesse generale, il compito di valutare e decidere il da farsi senza escludere la possibilità di integrare con nuovi atti il ricorso pendente davanti al Tar. Tenendo presente che, per il bene delle comunità locali, siamo aperti al confronto senza timore, né demagogia, al di là degli slogan e delle logiche della vecchia politica che hanno portato il territorio allo sfascio».

LE REAZIONI

WWF – «Da recenti notizie di stampa – si legge in un comunicato – si è appreso di una non meglio definita ripresa dell’iter approvativo del progetto di realizzazione di una centrale termoelettrica a biomasse della potenza termica di circa 93 MWT ad Avezzano – Borgo Incile, la cui realizzazione dovrebbe costituire la tappa principale, se non unica, della riconversione dello zuccherificio di Celano, chiuso alcuni anni fa. Il WWF Abruzzo esprime tutte le proprie perplessità sulle modalità di ripresa di un iter sul quale pendono, ad oggi, ben tre ricorsi dinanzi al Tar – uno dei quali promosso dalle Associazioni ambientaliste unitamente a molti cittadini dei Comuni di Avezzano e Luco dei Marsi. Manifesta inoltre grande preoccupazione per l’evidente tentativo di ‘forzare’ il procedimento amministrativo sul progetto anche attraverso l’inopinata nomina – si legge sulle cronache – del Prefetto dell’Aquila quale commissario ad acta, nomina avvenuta non si comprende per l’esercizio di quale potere sostitutivo, in luogo di quale Autorità inadempiente e per disposizione di chi. Il WWF ribadisce con forza la propria totale contrarietà alla realizzazione dell’inceneritore, che sarebbe disastroso per l’ambiente e per la salute dei cittadini del Fucino e della Marsica, senza nulla apportare in termini di benefici economici diffusi. Il WWF ha già provveduto, per mezzo della propria Struttura marsicana, ad inoltrare le dovute richieste di accesso agli atti alle Autorità interessate per prendere esatta cognizione di quanto riferito dalla stampa. È necessario infatti, più che mai in una vicenda delicata come questa in cui è in gioco il diritto alla salute di migliaia di cittadini, un processo partecipativo ampio a beneficio delle popolazioni interessate, da realizzarsi attraverso un percorso trasparente, nel rispetto delle normative in essere, dei poteri e delle competenze di ognuno e delle recenti pronunce della giurisprudenza comunitaria e nazionale».

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