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Italia, 36 Province e meno Regioni

L'Italia perde i confini regionali e le province si riducono a 36 "eco-sistemi urbani": 36 nuove entità - una sorta di "regioni medie" - i cui confini sono stati ridisegnati sulla base "del potenziale urbano degli attuali capoluoghi di provincia, della rete infrastrutturale che li collega e del substrato fisico del territorio".

E' la nuova mappa amministrativa dell'Italia proposta dalla Società geografica italiana "al Paese" per "ridurre i costi della politica" e migliorare "la gestione del territorio".

Si tratta di una proposta per il riordino territoriale dello Stato "nata dagli studi degli ultimi 20 anni". Secondo la nuova cartina, presentata oggi a Roma, la Sardegna verrebbe divisa in due, la Sicilia in quattro, la Puglia in tre, con l'inglobamento a Nord di parte del Molise.

Sparirebbero regioni come Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, tutte spaccate e riorganizzate, mentre si salverebbero i confini delle più piccole come Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Umbria, Marche, Abruzzo e Basilicata.

«Questo ridisegno - ha affermato il presidente della Società geografica, Franco Salvatori - se guardassimo al passato, non sarebbe attuabile viste le enormi resistenze territoriali che si sono sempre manifestate, ma la crisi economica richiede innovazione. La nuova mappa porterebbe vantaggi a livello di riduzione di costi della politica e di gestione territoriale, ora troppo frantumata nel caso delle province e troppo squilibrata nel caso delle regioni».