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Riga: ‘mantenere la normalità’

«Non ci sono danni a persone o edifici, bisogna lavorare sulla tranquillità dei cittadini che sono ripiombati nella paura e nell’incubo di quella tragica notte del 6 aprile 2009. Tutto ciò sperando che non ci siano nuovi terremoti».

Ne è convinto il vice sindaco dell’Aquila Roberto Riga, con delega alla protezione civile che aggiunge: «La nostra politica è mantenere per quanto possibile la normalità».

In relazione alla presenza di tre tende annunciata stamani, il vice sindaco ha spiegato che agli aquilani era già stato comunicato in passato e che l’unica novità è la terza tenda, aggiunta dopo lo sciame sismico della scorsa notte.

«Lo abbiamo fatto per dare la possibilità alle persone di non girovagare per la città, per fornire a quanti hanno paura di raccogliersi in tre punti. Non è però che ci si possa dormire, anche se sono tende riscaldate».

«In caso dovesse servire, speriamo di no, siamo organizzati anche per far passare la notte». Rimane il fatto che molte persone hanno lasciato le abitazioni in muratura e appena ristrutturate per dormire in macchina oppure raggiungere parenti e amici in alloggi antisismici costruiti dopo il sisma del 2009, come quelli del progetto Case, oppure nei Map (moduli abitativi provvisori) ritenuti più sicuri.

«È tornato l’incubo, abbiamo paura per questa notte, ho fatto le valige ed ho portato mia moglie e le mie due bambine in un alloggio antisismico di nostri parenti», ha spiegato una persona che vuole mantenere l’anonimato.

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