Progetto Beethoven, il primo concerto a L’Aquila

Tre appuntamenti per i cinque concerti per pianoforte e orchestra compongono l’integrale di questo secondo ciclo dedicato a Ludvig van Beethoven proposto dall’Istituzione Sinfonica Abruzzese per il 2013 e in programma nei cartelloni dei teatri di Chieti, Pescara, Teramo, Vasto, Sulmona e Campobasso avrà inizio sabato 16 febbraio alle ore 18.00 dal Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila per la 38a Stagione Concertistica dell’ISA.

Il progetto Beethoven 2012-2013 ospiterà direttori e solisti di fama internazionale, il direttore artistico dell’ISA Ettore Pellegrino, racconta come si è arrivati a questo secondo ciclo di concerti dedicati al compositore di Bonn: Dopo la produzione delle nove Sinfonie di Beethoven nella scorsa stagione, ho voluto proseguire il percorso artistico dedicato ai capolavori concertistici del maestro di Bonn con il ciclo dei cinque concerti per pianoforte e orchestra, un repertorio sublime interpretato da pianisti di fama internazionale accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Abruzzese.

Il progetto Beethoven 2013 sarà articolato in tre appuntamenti: il maestro Michele Campanella sarà il direttore e solista del Concerto n. 3 in do min. op. 37 e del Concerto n. 4 in Sol magg. op. 58; il maestro Alvise Casellati dirigerà il Concerto n. 1 in Do magg. op. 15 e il Concerto n. 2 in Sib magg. op. 19, al pianoforte Benedetto Lupo; il maestro Massimiliano Stefanelli dirigerà il pianista Andrea Lucchesini nel più noto dei concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven: “l’Imperatore”.

«Alla luce del consenso di critica e pubblico riscosso lo scorso anno, ho inteso riconfermare e potenziare il percorso di forte collaborazione con gli altri Enti regionali iniziato la scorsa stagione, programmando anche quest’anno questa nostra produzione musicale all’interno dei cartelloni delle città capoluogo di provincia dell’Abruzzo e di molti centri culturali di media dimensione, servendo così tutto il territorio regionale. “Rete” e “cooperazione” sono concetti fondamentali della mia programmazione artistica, certo che il fare cultura e proporre modelli culturali fruibili per tutti sono un’opportunità viva per tutto il nostro territorio».

«Si può far cantare il pianoforte», scrisse intorno al 1796, alludendo a una ricerca timbrica che si può toccare con mano in ogni pagina delle sue prime Sonate per pianoforte, così dalle note di sala scritte dal Centro Studi Musicali Nino Carloni e il maestro Michele Campanella, durante le prove di questa impegnativa produzione musicale esterna entusiasta: «Tornare a suonare con l’ISA dopo lo spartiacque del terremoto mi dà un’emozione particolare, perché il mio rapporto con i suoi musicisti è da lunghi anni fondato su stima e affetto reciproci. Ho trovato l’orchestra in ottima salute e fortemente motivata. La sua presenza nella città e in tutta la regione ê un motivo di speranza per tutti gli abruzzesi».

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