Politica

Province: presidenti abruzzesi rilanciano manifesto Upi

Le Province abruzzesi aderiscono e rilanciano il manifesto programmatico promosso dall’Upi (Unione Province Italiane), rivolto al nuovo Governo e al nuovo Parlamento affinché le istituzioni locali vengano considerate come una risorsa e non come una voce di costo, in una logica di tagli, essendo prioritario il mantenimento dei servizi essenziali erogati ai cittadini.

Le motivazioni sono state illustrate oggi nel corso di una conferenza stampa a Pescara dai presidenti delle Province di Chieti, Pescara e L’Aquila, Enrico Di Giuseppantonio, che è anche vicepresidente nazionale dell’Upi, Guerino Testa e Antonio Del Corvo, e dal presidente del Consiglio provinciale di Teramo Mauro Martino, i quali hanno ricordato che le priorità sono «scuola, lavoro, investimenti, infrastrutture e ambiente» ed hanno lanciato un appello ai candidati abruzzesi affinché sottoscrivano il documento.

I presidenti, rilanciando i contenuti del manifesto, chiedono, tra l’altro, interventi normativi per ridurre il taglio imposto alle Province per il 2013, di alleggerire i vincoli imposti dal Patto di stabilità interno, di promuovere la riqualificazione, la messa in sicurezza e l’ammodernamento delle scuole pubbliche, di rilanciare l’occupazione rafforzando il ruolo dei Centri per l’impiego, di rifinanziare il Fondo per il contrasto al dissesto idrogeologico e di eliminare gli enti strumentali.

«Siamo nella più profonda difficoltà, come non era mai successo nella storia del Paese – ha detto Di Giuseppantonio -. Non ci sono fondi per garantire la manutenzione delle scuole e delle strade. È necessario discutere ed aprire una nuova stagione di riforme».

Per Testa «sicuramente le Province dovranno subire delle rivisitazioni, con una nuova architettura, ma l’augurio è che il nuovo Governo non ragioni solo in maniera ragioneristica e finanziaria. Stiamo subendo tagli pesantissimi – ha sottolineato – e per mancanza di fondi non riusciamo a portare avanti i programmi».

Secondo Del Corvo «se vogliamo far morire le Province possiamo anche essere d’accordo, ma se vogliamo far morire i cittadini sulle strade non ci siamo proprio. Le regole finanziarie – ha detto – stanno prendendo il sopravvento su quelle del vivere civile».

«Ci auguriamo che il nuovo governo indichi quali siano le funzioni e chi le deve svolgere, assicurando la copertura finanziaria – ha aggiunto Martino -, perché questa sorta di limbo non porta da nessuna parte».

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