
di Claudia Giannone
E come si suol dire, non c’è due senza tre. L’Aquila non poteva accontentarsi di due vittorie nelle scorse partite, ma desiderava molto di più per poter continuare la propria ascesa.
Dopo una partita prevalentemente difensiva, i rossoblù riescono a tornare a casa con i tre punti che la portano a quota 37 in classifica, al quarto posto; mantiene il trono la Salernitana, con i suoi 50 punti, seguita da Pontedera e Poggibonsi.
Con 400 spettatori circa ed uno stadio bagnato dalla pioggia incessante, la partita inizia con alcune flebili azioni da parte di entrambe le squadre. Ma subito il tabellone è costretto a sbloccare il risultato. All’8’ minuto, infatti, Infantino ruba palla ad un avversario, avanzando verso la porta: il suo tentativo dal limite destro viene respinto dall’estremo difensore, ma il rimpallo è positivo per D’Amico, nuovo acquisto aquilano in campo al posto dello squalificato Ciotola, che serve Umberto Improta, molto bravo a segnare con un tap-in dal centro dell’area.
Ma la reazione degli avversari non tarda ad arrivare. E Ianni, come sempre accade, preferisce un blocco in difesa al posto di un continuo attacco.
Al 13’, inizia la serie di parate da parte di Andrea Testa che conserveranno il risultato fino al termine dell’incontro: arriva, infatti, un grande colpo di Elia su calcio di punizione, ma l’estremo difensore aquilano spicca il volo ed evita il peggio. Al 20’ è ancora l’Arzanese a premere, con Fragiello che, solo davanti la porta, sbaglia clamorosamente sparando a lato.
Al 32’, però, L’Aquila torna all’attacco, con una punizione battuta da capitan Carcione: Rapisarda scappa sulla destra e mette in mezzo, ma la difesa campana riesce ad allontanare il pallone.
Finisce così un primo tempo ricco di emozioni.
Nella ripresa, sono i padroni di casa a far rabbrividire, con una girata di Elia che termina in angolo dopo la deviazione del portiere; sugli sviluppi dell’azione, però, è proprio Testa a cadere male a terra dopo essere stato toccato da un avversario, e c’è bisogno del medico in campo. Per fortuna, tutto si risolve ben presto.
L’Arzanese prova a spingere nel secondo tempo, ma non è abbastanza per trovare il goal.
Al 44’, nuova azione per L’Aquila, con il neo entrato Ripa che sfiora il palo con un colpo di testa a dir poco perfetto.
Quattro minuti di recupero segnalati, minuti in cui i rossoblù rischiano di soffrire fin troppo: agli ultimi secondi, infatti, Tarascio calcia dalla distanza impegnando seriamente Testa, ma il portiere aquilano è ben attento e devia il pallone in angolo.
Così, gli ospiti del “Vallefuoco” si preparano per tornare nel capoluogo d’Abruzzo, che li attende a braccia aperte per sabato 9 febbraio: alle 14.30, in diretta su Rai Sport, sarà possibile vedere il recupero del match L’Aquila-Teramo, rinviata il 10 dicembre per neve.
ARZANESE (4-4-2): Aprea; Laezza, Caso, Riccio, Laezza; Florio (25′ st Mascolo), Tarascio, Visone (38′ st Gori), Sandomenico (34′ st. Figliolia); Elia, Fragiello. A disp.: Fiory, Nocerino, Albanese, Maschio. All. Rogazzo.
L’AQUILA (4-3-3): Testa; Rapisarda, Pomante, Mucciante, Ligorio; Carcione, Iannini, Agnello; D’Amico, Infantino (38′ st Ripa), Improta (48′ st Ingrosso). A disp.: Leuci, Petta, Marcotullio, Menicozzo, Cannoni. All. Ianni.
ARBITRO: Morreale (Roma 1).
AMMONITI: D’Amico, Infantino, Funari, Ripa.
ANGOLI: 10-2.
[url”Torna alla Home Sport”]http://ilcapoluogo.globalist.it/?Loid=154&categoryId=214[/url]