Capistrello: cadono massi. Famiglie ancora in albergo

28 gennaio 2013 | 07:46
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Capistrello: cadono massi. Famiglie ancora in albergo

Famiglie costrette a vivere in albergo dopo il crollo del costone di montagna in via Giberghe. Succede a Capistrello, dove alcune abitazioni erano state evacuate il 28 novembre scorso, a seguito di un’ordinanza comunale con la quale si stabiliva che le persone prive di alloggio alternativo sarebbero state ospitate temporaneamente presso le strutture alberghiere del territorio comunale.

A distanza di mesi, la questione non sembra ancora essere stata risolta. Il comune ha più volte chiesto aiuto agli enti superiori ma, ad oggi, senza risultati.

Nel periodo natalizio era stato chiesto alla Provincia di poter utilizzare un suo immobile, recentemente ristrutturato, sito in via Roma. L’immobile, oltre a consentire un ritorno alla normalità per alcune famiglie di sfollati, avrebbe consentito al comune un notevole risparmio.

Finora, infatti, per gli alloggi sono stati spesi circa 50mila euro, una media di 1000 euro al giorno, una spesa davvero troppo onerosa per un paese commissariato. A questo si aggiungano 116mila euro stanziati per una prima serie di lavori che saranno ultimati in breve tempo e che graveranno sul bilancio comunale.

L’amministrazione ha avuto due incontri con le istituzioni preposte (Prefettura, Regione, Provincia, Autorità di Bacino, Genio civile e Vigili del fuoco) alla ricerca di una soluzione: ma non si è approdato a nulla.

Lavori sul costone erano già stati eseguiti nei decenni precedenti ma, a fronte delle verifiche delle ultime settimane, le opere sono risultate insufficienti o mancanti, creando una stima sommaria dei costi davvero molto alta e che si aggirerebbe intorno a 2milioni di euro.