L’Aquila Rugby: la Old si tira fuori

Di Marcello Spimpolo

In merito alla vicenda del mancato accoglimento da parte del CdA dell’Aquila Rugby del [url”progetto triennale di rinnovamento”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=48591&typeb=0&L-Aquila-Rugby-Cda-boccia-il-rinnovamento[/url] presentato dagli imprenditori Eliseo Iannini e Marzia Frattale, si cominciano ad avere delle prese di posizione ufficiali.

Ricordiamo che il progetto, oltre a dei cambiamenti nell’organigramma societario, prevedeva l’unificazione della 1936 con la Polisportiva, l’ingresso di Massimo Mascioletti come consulente ed anche quello degli ex giocatori neroverdi facenti parte della Old nel neonato consiglio sportivo.

È proprio da questi ultimi che arrivano le prime parole di chiarezza sulle posizioni in campo. Parole che smentiscono clamorosamente le dichiarazioni del consigliere Iovenitti e del Presidente Marinelli che ieri sera, minimizzando, avevano parlato solo di dissidi interni e che la collaborazione con la Old sarebbe comunque andata avanti.

Di seguito la nota della Old:

[i]La Old Rugby L’Aquila, che già nel passato aveva offerto la propria collaborazione, ha poi accolto positivamente l’invito a collaborare da parte di Eliseo Iannini, Marzia Frattale e Augusto Iovenitti, dando la sua completa disponibilità all’Aquila Rugby 1936 fatta di entusiasmo, passione, esperienza e competenze:

· al servizio dei giocatori, per tentare di salvare un campionato e una sciagurata stagione;

· al servizio dei giovani, obbiettivo primario della Old Rugby come statutariamente previsto all’art. 1;

· al progetto triennale condiviso con gli imprenditori aquilani, che prevedeva anche la riunificazione dell’Aquila Rugby 1936 con la Polisportiva, progetto basato sulla chiarezza e trasparenza nella conduzione della società neroverde, nella speranza di poter raggiungere al più presto i risultati sportivi ai quali la storia del rugby aquilano era abituata.

La Old Rugby, di fatto, aveva offerto la sua collaborazione per fare e non per distruggere e membri del proprio Consiglio di Amministrazione erano entrati a far parte del Consiglio Sportivo con l’unico obiettivo di tramandare la storia del rugby aquilano e ridare vitalità e immagine alla gloriosa e pluriscudettata società nero verde, onorata di poter collaborare con Massimo Mascioletti, una delle più fulgide bandiere del rugby, non solo aquilano.

Atteso quanto scaturito dal Cda dell’Aquila Rugby 1936 e preso atto che non c’è alcuna volontà di rinnovamento, mentre il piano triennale proposto da Eliseo Iannini e Marzia Frattale, pienamente da noi condiviso e supportato, rivestiva carattere di urgenza soprattutto per le dieci consecutive sconfitte, la Old Rugby comunica la propria volontà di togliere il disturbo e fa quindi un passo indietro, di fatto non collaborando più con L’Aquila Rugby 1936.

La Old Rugby resta, comunque, moralmente sempre vicina come primo tifoso dei nostri giocatori, poiché portano in campo gli amati colori neroverdi della nostra città e sarà sugli spalti del Fattori a sostenerli ed incitarli con sincera passione e calore affinché possano vincere la fondamentale gara contro i Crociati Parma.

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È chiaro che la Old aveva sposato in pieno il programma di rinnovamento previsto da Iannini e dalla Frattale, bocciato questo, coerentemente, la Frattale ha presentato le sue dimissioni già la settimana scorsa, la Old ritira la sua disponibilità a collaborare con la vecchia dirigenza.

La posizione di Eliseo Iannini è invece diversa: in quanto socio del sodalizio, ed in rispetto alla parola data, rimarrà dentro come “azionista” ma con un ruolo defilato e senza incarichi operativi.

A questo punto mancano all’appello due voci: quella della Società, che si è limitata alle scarne dichiarazioni di cui sopra di Iovenitti e Marinelli e si è guardata bene, come suo costume in questa gestione, di emettere alcun comunicato sull’argomento e quella di Massimo Mascioletti.

Tutto porterebbe a pensare che, come per la Old, saltato il progetto salti anche il suo contributo, ma finchè SuperMas non lo dichiara ufficialmente dà spazio a qualsiasi ipotesi.

Chiarimenti a parte, rimane la bocciatura del progetto di rinnovamento e la domanda fondamentale da porsi è quella sul perchè di questa bocciatura. L’ipotesi che ci fossero differenze di vedute su come gestire un fantomatico tesoretto da 300mila euro, lanciata da un altro quotidiano on line, è stata ieri smentita dallo stesso Presidente Marinelli. Allora perchè?

Visto che la Società non ci dichiara nulla ufficialmente, proviamo a fare delle ipotesi. È possibile che ci si arrocchi sulle proprie posizioni solo per salvare il posto dei due dirigenti di cui era stata chiesta la rimozione. Oppure è perché i nuovi avrebbero potuto magari scoprire nuovi buchi nel bilancio che invece ci è stato detto sia stato risanato. O magari ci sono da nascondere delle irregolarità nei contratti, di dirigenti o giocatori. Oppure il progetto presentato non era attuabile perchè magari senza o con i copertura economica. O ancora, magari qualcuno dei vecchi soci sarebbe stato costretto a tirare fuori dei soldi arretrati che deve alla Società da qualche anno.

Magari è veramente solo il vecchio,”sano” attaccamento alla poltrona. Ma in questo caso, speriamo non si stia scherzando con il fuoco, che si sappia quello che si sta facendo e che si andrà a fare: la stagione è in bilico,siamo penultimi e sabato c’è la partita della vita. I ragazzi vanno supportati allo stadio dai tifosi, ma per il resto della settimana dalla Società: stipendi, materiale, assistenza medica quando serve, tutto deve essere puntuale e perfetto affinchè chi va in campo possa dare il meglio di sè stesso per i colori neroverdi.

A chi è rimasto e non ha voluto il supporto dei nuovi l’onore e l’onere di assicurare tutto questo insieme al futuro certo dell’Aquila Rugby. Se ci riusciranno avranno il nostro plauso e quello della città, viceversa non si faranno sconti per nessuno.