
«Nella giornata di domenica, quando arrivavano [url”indiscrezioni di candidati catapultati da Roma”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=48552&typeb=0&Elezioni-tutti-gli-aspiranti-parlamentari[/url], ho espresso la mia solidarietà al Popolo della Libertà abruzzese perché speravo di potermi confrontare con candidati del territorio. Poi la situazione è un po’ migliorata, anche se non entro di più nel merito, perché è pur sempre casa d’altri». Lo ha detto l’assessore regionale alle Politiche sociali Paolo Gatti, da alcune settimane passato dal Pdl a Fratelli d’Italia, partito del quale è capolista alla Camera dei deputati alle prossime elezioni politiche.
Nel commentare le scelte romane che hanno diviso ancor di più il suo ex partito, Gatti ha sottolineato che alle elezioni i cittadini potranno scegliere fra un centrodestra tradizionale e uno nuovo, più democratico, più ancorato ai territori e più aperto al dialogo.
«Si tratta di una competizione sana e leale fra due offerte politiche differenti – ha continuato Gatti -. D’altra parte, se ho fatto una scelta precisa è perché la mia idea di partito era diversa. Non a caso noi abbiamo presentato per primi la lista alla Camera e quella al Senato che sono completamente costituite da abruzzesi». Gatti conclude spiegando che «il mio slogan è “puoi scegliere il tuo deputato”: con 30 mila voti saremo in Parlamento».