L’Aquila e Paraìba da oggi più vicine

13 gennaio 2013 | 10:32
Share0
L’Aquila e Paraìba da oggi più vicine

di Marianna Gianforte

Una carta d’intenti tra L’Aquila e lo Stato federale del Paraìba per attivare scambi tra aziende, joint venture nel campo della finanza e dell’industria, condivisione di progetti culturali, borse di studio dedicate ai giovani, scambi negli ambiti dell’edilizia. È questo l’obiettivo del documento firmato all’hotel “La dimora del baco” dal presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente e il segretario di Stato per il Turismo dello Stato federale di Paraiba, in Brasile, Saulo Barreto. Avrebbe dovuto essere presente alla firma del documento anche il vice-governatore, Romulo Josè De Gouveia, bloccato a casa da un’influenza.

Una cooperazione che parte «su basi concrete», hanno spiegato i promotori, perché sono in corso progetti che coinvolgono l’Istituzione sinfonica Abruzzese e la Camera di commercio provinciale con le istituzioni di Paraiba, illustrati dal presidente dell’Isa, Antonio Centi e dal vice-presidente della Cciaa, Agostino Del Re. Progetti che faranno da apripista per altre iniziative che uniranno il capoluogo d’Abruzzo al piccolo e ricco Stato brasiliano, e che vanno dall’economia al commercio, fino a toccare i settori dell’enogastronomia, della tecnologia, della formazione e dell’università. La cooperazione L’Aquila-Paraìba è nata quasi per caso. Fautore di questo nuovo rapporto istituzionale è stato l’assessore provinciale ai Rapporti internazionali, Mauro Fattore, nato in Brasile e rimasto legato alla sua terra d’origine. Un legame dal quale è scaturito un dialogo con le istituzioni di Paraìba. Dopo un anno di lavoro è arrivata la “Carta d’intenti per stabilire una relazione amichevole di scambio e cooperazione tra la Provincia, il Comune e lo Stato di Paraìba”. Al centro della collaborazione c’è anche il settore della formazione, dell’università e della ricerca, da portare avanti attraverso stage e borse di studio.

«Si tratta di un progetto con attività già ben avviate», ha spiegato Fattore. «Per avviarlo ci siamo fatti guidare dalle istituzioni: abbiamo chiesto al console del Nord-Est del Paese, e lui ci ha indicato Paraìba. Oggi il Brasile è tra le quattro nazioni più potenti del mondo», ha aggiunto, «e Paraìba è uno degli Stati più in espansione. Merita di essere copiato e L’Aquila deve agganciarsi a questa realtà». Per Del Corvo la cooperazione con Paraìba è un’occasione da non mancare. «È in atto una profonda deindustrializzazione», ha detto rivolgendosi a Cialente, «dubito che nei prossimi 10 anni vedremo nascere industrie all’Aquila. Dunque andiamo avanti con attività che valorizzino la cultura, il commercio e le eccellenze». Anche il sindaco ha fatto leva sulle eccellenze aquilane. Ma c’è prima da ricostruire il capoluogo.

«Ci stiamo avvicinando alla ricostruzione che ne farà una delle città più moderne», ha detto. «Saremo la prima città, per esempio, con cablatura pubblica in Europa. Insieme allo Stato di Paraìba cercheremo di lavorare soprattutto sugli scambi dei prodotti», è l’invito di Cialente. Dopo aver letto i saluti del vce-governatore di Paraìba, il ministro Barreto ha sottolineato «la grande importanza» che questo progetto ha per il Brasile. «Abbiamo interesse ad approfondire i nostri rapporti istituzionali e commerciali con L’Aquila e l’Italia», ha detto, promettendo che «nascerà una forma di joint venture tra le due città oltreoceano, e un bel rapporto di amicizia basato anche sulle tante affinità culturali che legano le due terre».

[url”Torna alla Home Attualità”]http://ilcapoluogo.globalist.it/?Loid=154&categoryId=202[/url]